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Ambiente | 07 gennaio 2023, 08:00

Cannes, nasce nelle acque del Mediterraneo un’area di massima riduzione delle emissioni di zolfo e particolato

Il risultato atteso di questa azione è una riduzione di quasi l'80% delle emissioni di ossido di zolfo, devastanti per la biodiversità marina e una riduzione annua di 8,5 milioni di tonnellate di emissioni in atmosfera

Baia di Cannes, Saint Honorat e il Monastero @ville de cannes

Baia di Cannes, Saint Honorat e il Monastero @ville de cannes

Cannes è stata la prima città della costa mediterranea a istituire una "Carta delle crociere" per preservare i fondali marini e ridurre l'inquinamento atmosferico: il comune ha ora annunciato la creazione di una zona SECA, un’area di controllo delle emissioni di ossido di zolfo e particolato.

Dal 1° maggio 2025 tutte le navi che navigheranno nel Mediterraneo dovranno rispettare un contenuto di zolfo nel proprio carburante cinque volte inferiore al limite autorizzato nel resto del mondo, ovvero 0,1% contro 0,5%.

A Cannes, grazie alla “Charte Croisière”, era già stata imposto il rispetto dei livelli di zolfo a trenta compagnie di crociere, ovvero il 100% degli operatori che fanno scalo nella città dei festival.

Così si è espresso David Lisnard, Sindaco di Cannes, relativamente alla SECA: “La creazione di una zona SECA nel Mediterraneo entro maggio 2025 è un'ottima notizia. Risponde a evidenti problemi di salute pubblica e di conservazione della biodiversità sottomarina. Il Mediterraneo ospita un quarto del traffico marittimo mondiale: proteggere meglio l’ambiente marino non è un'opzione, ma una necessità assoluta”.

Entro il 2025, il Mediterraneo diventerà la quinta area al mondo a bandire quasi completamente i combustibili a base di zolfo, dopo quella del Mar Baltico o del Mare del Nord.

L'Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha approvato, il 15 dicembre, la creazione di una zona SECA all'interno di questo spazio. Pertanto, le navi da crociera e le navi mercantili dovranno utilizzare carburante il cui contenuto di zolfo non superi lo 0,1%. Il risultato atteso di questa azione è una riduzione di quasi l'80% delle emissioni di ossido di zolfo, devastanti per la biodiversità marina e una riduzione annua di 8,5 milioni di tonnellate di emissioni in atmosfera.


Beppe Tassone

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