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Sport | 05 marzo 2023, 17:38

F1. Ferrari, ci risiamo: in Bahrain l'affidabilità tradisce Leclerc costretto al ritiro. Dominio Red Bull, podio per Alonso

Vince Verstappen davanti a Perez e allo spagnolo con Aston Martin. Brutto segnale per il Cavallino, che proprio sulla vettura del monegasco aveva sostituito batteria e centralina prima del Gran Premio

Foto Ferrari

Foto Ferrari

Quaranta giri. Tanto è durata la prima, travagliata gara del mondiale di Formula 1 del monegasco Charles Leclerc, tradito dalla sua Ferrari proprio in quello che era stato anche l'anno scorso il tallone d'Achille, ovvero l'affidabilità. Ne mancavano diciassette al traguardo, e il monegasco era comodamente terzo e in vista di un podio che sarebbe stato importante per ottimizzare il risultato odierno, dato che il dominio Red Bull è stato netto e pure imbarazzante per la concorrenza.

Non era iniziata sotto i migliori auspici la domenica in Bahrain del pilota del Principato, che prima del via ha visto sostituire batteria e centralina sulla sua SF23. Ma la gara era iniziata bene: una brutta partenza di Perez aveva portato Charles in seconda posizione, nella quale ha resistito per 26 giri prima di cedere al messicano e mettersi comodo in quella posizione da gradino basso del podio a cui sembrava destinato e che aveva meritato. Poi, al quarantesimo giro, la sua Rossa lo tradisce e lo lascia a piedi. 

Poco dopo Sainz, che con l'altra vettura del Cavallino era salito.in terza posizione, viene recuperato da uno straordinario Alonso con la Aston Martin che prima ha avuto ragione della Mercedes e di Hamilton (un sorpasso da manuale dell'asturiano) e poi si è andato a prendere un podio che sembrava comodamente colorato di rosso e che invece fa precipitare la Ferrari in tanti dubbi, più di quelli che avrebbe avuto portando via una terza e una quarta posizione.

Davanti, poca storia: Verstappen domina la corsa e Perez completa la doppietta Red Bull, che si prende il lusso di fare due fasi di gara con la gomma soft e di montare solo nell'ultima parte la gomma dura, senza soffrire il degrado gomma che, chi più chi meno, ha fatto patire tutti gli altri team.

E così, se per due terzi di gara Ferrari aveva dato impressione di essere nettamente davanti a Mercedes e Aston Martin (Red Bull su un altro pianeta per tutti), di colpo dal ritiro di Leclerc sono apparsi i fantasmi del recente passato, nonostante la nota positiva della strategia che stava portando il Cavallino a tutti gli effetti come seconda forza della griglia con una sola sosta per entrambi i piloti, unica squadra a optare per questa scelta. E invece, c'è da lavorare molto di più di quanto si poteva pensare alla vigilia di questo campionato. In Arabia Saudita, tra due settimane, vietato sbagliare.

 

Federico Bruzzese

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