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Ambiente | 26 aprile 2023, 18:00

Alpes Maritimes: alla scoperta del territorio. Malaussène (Foto)

Montecarlonews propone luoghi, itinerari, passeggiate alla scoperta del Dipartimento delle Alpi Marittime. Le foto sono di Danilo Radaelli

Malaussène e i suoi sentieri, fotografie di Danilo Radaelli

Malaussène e i suoi sentieri, fotografie di Danilo Radaelli

Per una volta in sella alla propria moticicletta, Danilo Radaelli ci presenta i sentieri che si dipanano attorno al villaggio di Malaussène.
Sentieri immersi nel verde, panoramici, ma anche preoccupanti come testimoniuano le fotografie del ponte che supera un corso d’acqua praticamente in secca.
Lo sguardo si posa poi su un altro villaggio arroccato, quello di Villar su Var, poi l’anello si chiude col ritorno a Malaussène.

 

Malaussène è un villaggio di circa 300 abitanti posto a 410 metri sul livello del mare.

Storia
La prima menzione del castrum risale al 1170, quando il suo feudatario, Raimundus de Malaussena, rese omaggio vassallico al conte di Provenza. La rocca è poi possedimento dei Grimaldi di Beuil prima di essere asservita al colonnello Marco Antonio Badat, dopo la confisca, nel 1621, dei beni di Annibale Grimaldi.

Nel 1722 fu unito alla corona sarda e nel 1723 lo acquistò Jean Alziari, figlio di un notaio di Roquesteron.
Lo stesso anno, Malaussène fu istituita come contea. Si crea così una nuova stirpe di aristocratici con la famiglia Alziari. Nel 1793 fu istituita nel villaggio la sede dello Stato Maggiore austriaco.

 

Il maresciallo De Wins investe quindi Toudon per monitorare la valle del Var. Quindi realizza un ponte sul fiume per trasferire il suo deposito di munizioni a Villars. Nel 1800 i francesi fecero saltare in aria il ponte Malaussène. Negli anni 1774-1775 fu costruito un acquedotto-viadotto lungo 7 km per l'approvvigionamento idrico (sorgente dell'Adous) del paese e le colture (vite e ulivo).

Prima della perforazione delle gole della Mescla (fine del XIX secolo), collegava le valli del Var e dell'Estéron.

 

Da vedere

  • Borgo arroccato esposto a nord, in una cerchia di monti. Ha restaurato vecchie case.
  • Malaussène-d'en-Haut. Imponenti i ruderi del primitivo villaggio e del suo castello (bastioni ciclopici). Si raggiunge in un quarto d'ora da un sentiero molto ripido. Bella vista sulla vallata.
  • Chiesa Parrocchiale dell'Assunta (1639). In stile romanico-gotico, con campanile lombardo (quadrato, a punte di diamante). L'interno dell'edificio è barocco. Statua di San Pietro (intonaco policromo. XVIII sec.).
  • Cappella Saint-Joseph (XVII secolo). Campanile. In cima alla collina c'è una bellissima vista sulla valle del Var.
  • Cappella dei Pénitents-Blancs (1679) o della Santa Croce. Olio su tela Deposizione dalla Croce (XVIII secolo).
  • Cappella Saint-Roch, anteriore al 1674. Dalla spianata (375 m slm), bellissima vista sul Var.
  • Viadotto-acquedotto (17 14-1775) Porta anche l'acqua della sorgente Adous al paese.
  • Grotta di acqua salata. Gole della Mescla. 1.800 metri di sviluppo. Il fiume di acqua tiepida (leggermente salata) è molto affollato ma è uno dei più pericolosi del dipartimento.
  • Molte cascate, tra cui quella di Ablé.




Beppe Tassone

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