Eccoci a Maggio, culmine della stagione primaverile, un tripudio di colori, profumi, sentimenti ed emozioni. Non a caso, è il mese dedicato alla mamma, ai matrimoni, alle fioriture e alla specie floreale per eccellenza, ovvero la rosa!
La prima curiosità da scoprire risiede nell’etimologia del nome. Secondo alcuni, il termine è associato al latino maius, ovvero il mese dedicato a Maia, dea romana della fertilità, delle messi e simbolo di rinascita della Natura, nonché madre del dio Mercurio. I Romani erano soliti celebrare questo periodo tra canti e balli, piantando pali e arbusti a cui appendevano dei regali.
Stando a quanto sosteneva il poeta latino Ovidio, invece, deriverebbe da Maiores, cioè gli anziani, i saggi a cui i romani avevano dedicato questo mese dell’anno. Nel calendario romano antico, maggio era il 3° mese, mentre secondo quello gregoriano era il 5°.
Ma attenzione ai proverbi! Si dice: “Maggio vai adagio” oppure “Maggio adagio adagio”. Poco importa, visto che il significato attribuito dalla credenza popolare è lo stesso.
Considerando “Aprile non ti scoprire”, che descrive il quarto mese come non più freddo, ma fresco, per cui non ci si deve vestire troppo leggeri, la prudenza continua anche a maggio. In attesa di spogliarsi in giugno, allargando il pugno (come dice il detto) e cioè lasciandosi andare finalmente a capi freschi e ultra leggeri, meglio avere per ora un atteggiamento cauto e non posare proprio tutti i soprabiti più pesanti.
Infatti, maggio è un mese in cui ci si aspetta che faccia più caldo, non certamente il caldo estivo, ma con tante belle giornate alle porte è anche normale aver fatto il cambio di stagione, con i maglioni e i cappotti invernali riposti nell’armadio e indossando capi un po’ più leggeri.
Tutto ciò, però, sempre con molta accortezza, magari portando con sé un giubbino o un golfino, specie se poi si esce la sera. In effetti, il meteo sta parlando di giornate ancora troppo fresche, addirittura fredde. A proposito, esiste un altro proverbio che recita: “San Pancrazio, San Servazio e San Bonifazio, il gelo di maggio”.
Secondo il detto popolare, nei giorni 12, 13 e 14 maggio, in cui si festeggiano questi Santi, detti Santi di Ghiaccio, tradizionalmente dovrebbe fare più freddo, in controtendenza rispetto al clima del mese, con abbassamento brusco delle temperature.
Ecco, quindi, un altro motivo del proverbio “Maggio vai adagio”. Ma sarà proprio vero che arriverà questo gelo inusuale tra poco? Oh, vedremo.