Immobiliare - 21 maggio 2025, 08:00

Quale tipo di promessa di vendita scegliere quando si acquista un immobile?

Ogni mercoledì Montecarlonews dedica un articolo al settore immobiliare, perché essere informati è meglio. Una rubrica al “vostro servizio”

Quando si compra o si vende un immobile, la promessa di vendita svolge un ruolo fondamentale nel regolamentare la transazione.

Esistono due tipologie principali: la promessa unilaterale di vendita e il compromesso di vendita.

Entrambe presentano caratteristiche e implicazioni differenti, per cui è essenziale valutarle con attenzione prima di procedere.

Promessa unilaterale o compromesso di vendita: le differenze
La promessa unilaterale di vendita concede all'acquirente un'opzione di acquisto, vincolando esclusivamente il venditore. Quest'ultimo si impegna a non cedere l'immobile ad altri per un periodo definito (di solito due o tre mesi).

L'acquirente, invece, non ha l'obbligo di comprare, ma deve versare un’indennità di immobilizzazione pari al 5-10% del prezzo dell’immobile.

Se rinuncia all’acquisto oltre il termine di recesso di dieci giorni e senza condizioni sospensive valide, il venditore può trattenere questa somma.

Diversamente, il compromesso di vendita vincola entrambe le parti: sia l’acquirente che il venditore si impegnano formalmente alla transazione.

In caso di recesso senza una giusta causa, possono essere richiesti danni e interessi. Per questo motivo, è fondamentale riflettere attentamente prima di firmare.

Clausole essenziali per una transazione sicura
Indipendentemente dal tipo di promessa di vendita scelto, è importante redigere con attenzione alcune clausole per evitare spiacevoli sorprese. Tra le più rilevanti ci sono:

  • Condizioni sospensive: l'acquirente può subordinare l'acquisto all’ottenimento di un mutuo con determinate condizioni (importo, tasso di interesse massimo). Se il prestito non viene concesso o non risponde ai criteri stabiliti, la vendita può essere annullata senza penalità.
  • Indennità di immobilizzazione o deposito cauzionale: deve essere adeguatamente bilanciata. Se troppo bassa, non garantisce l’impegno dell’acquirente; se eccessiva, può scoraggiarlo. Di norma, si attesta tra il 5 e il 10% del prezzo dell’immobile.
  • Clausola penale: stabilisce gli importi da versare in caso di inadempienza.
  • Scadenza per la firma dell’atto notarile: specificare una data limite evita che la transazione si prolunghi indefinitamente.

Come prevenire i contenziosi
I problemi legati alle promesse di vendita sono più frequenti di quanto si possa immaginare. Difficoltà nell’ottenere il mutuo, ripensamenti da parte del venditore o ritardi nella firma possono generare controversie. Per ridurre i rischi, è utile:

  • Verificare la solvibilità dell’acquirente prima della firma, richiedendo un’attestazione di finanziamento o un accordo preliminare con la banca.
  • Prevedere clausole risolutive chiare, per regolamentare l'annullamento della vendita in caso di mancato ottenimento del mutuo o scoperta di un vizio occulto grave.

Se l’intero processo appare complesso, la soluzione migliore è affidarsi a un notaio, che garantirà una transazione sicura e senza intoppi.