Nizza - 24 maggio 2025, 07:00

La leggenda della “casa di James Bond”: dalla Riviera francese a Sean Connery e ritorno. Di nuovo sul mercato

Tra spie, cinema e misteriose eredità: la splendida villa Belle Époque di Nizza appartenuta a Sean Connery è di nuovo in vendita. Prezzo? 23,5 milioni di euro. Ma dietro quelle mura si nasconde una storia affascinante lunga quasi due secoli

Villa Roc Fleuri, Nizza. Foto sito Idealista

A Nizza, tutti la chiamano "la casa di James Bond" e non a caso: affacciata con eleganza sulla Baia degli Angeli, la villa Roc Fleuri è tornata sul mercato per l'impressionante cifra di 23,5 milioni di euro.

Non è solo una casa di lusso: è un pezzo di storia cinematografica, architettonica e culturale della Costa Azzurra.



Il primo proprietario? Un colonello molto... esotico
Tutto comincia nel 1856, quando un eccentrico colonnello britannico in pensione, reduce dalle Indie, acquista un terreno allora usato dai pastori locali.
Il suo nome era Robert Smith e la sua visione era un castello in stile neo-moghul, un’architettura tanto stravagante quanto affascinante.

Non fece in tempo a completarlo: morì nel 1875. Il testimone passò poi a un aristocratico austro-ungarico, il conte Melchior Gurowski de Wczele, che mantenne la proprietà fino al 1926, quando arrivarono i banchieri, i lottizzatori e, infine, la nascita di Roc Fleuri.



L'ascensore in mogano e l'eleganza Belle Époque
Nel 1928, l’architetto Ferraud progetta la villa così come la conosciamo oggi.
Lo stile? Belle Époque, naturalmente, con un tocco di opulenza discreta.

Un elemento originale resiste ancora oggi: l’ascensore in mogano, completamente restaurato, che collega i sei piani dell’edificio.

In totale, quasi 1.000 metri quadri di abitazione sospesi tra cielo e mare.



Quando Connery diventò (davvero) James Bond
Il grande salto nel mito arriva nel 1983, quando Irvin Kershner sceglie la villa per girare alcune scene del film “Mai dire mai”.

E l’agente segreto? Sean Connery, naturalmente. L’attore scozzese aveva sposato una pittrice nizzarda, Micheline Roquebrune e decise di vivere proprio lì. La coppia mantenne la proprietà fino al 2000, anno della morte dell’attore.



Norvegesi, dive erotiche e petrolieri inglesi
Da allora, la villa ha cambiato più volte proprietario, ognuno più singolare del precedente.

Il primo fu il norvegese Espen Brodin, magnate dell’informatica.

Si racconta che, appena scoperto che quella fosse davvero la casa di Bond, abbia chiamato un amico dicendo: “Indovina dove sono? Sul divano di James Bond!”. E la comprò.

Poi fu la volta di Edwige Fenech, icona del cinema erotico italiano degli anni '70 e compagna storica di Luca di Montezemolo.

Fu lei a far costruire la spettacolare piscina interna a sfioro, poiché il giardino, classificato come bene protetto, non permetteva nuove costruzioni.

Nel 2015 arrivò un petroliere britannico, che comprò anche due ville adiacenti per “completare” la tenuta, una delle quali con una piscina tonda da rivista patinata.



Prossima fermata: hotel di lusso?
Oggi, a vent’anni dalla prima messa in vendita, la villa cerca un nuovo padrone.

Le visite non mancano: tra i potenziali acquirenti ci sono investitori del Golfo, finlandesi, e persino un gruppo parigino intenzionato a trasformarla in un esclusivo hotel di charme.

La casa di James Bond è pronta a scrivere un nuovo capitolo. E, conoscendo la sua storia, c’è da scommettere che sarà degno di un film.