A una settimana dall’inizio della Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (UNOC-3), in programma a Nizza dal 9 al 13 giugno 2025, la città si trasforma in una vera e propria roccaforte.
Un piano di sicurezza senza precedenti è stato attivato dopo che recenti azioni di sabotaggio hanno acceso i riflettori sulle vulnerabilità del territorio.
Allerta massima dopo gli atti di sabotaggio
L’episodio che ha messo in allerta le autorità è avvenuto pochi giorni fa, quando alcuni attivisti hanno danneggiato un traliccio dell’alta tensione nelle Alpi Marittime. Di conseguenza, il prefetto Laurent Hottiaux ha disposto un aggiornamento dell’elenco delle infrastrutture sensibili, già monitorate nell’ambito dei preparativi per l’UNOC.
Una sorveglianza a 360 gradi: terra, cielo e mare
Il dispositivo di sicurezza coinvolge oltre 3.000 uomini tra CRS e gendarmi mobili, affiancati da unità speciali come i cecchini del RAID e del GIGN, squadre di artificieri e servizi di intelligence. Saranno mobilitate anche le forze di sicurezza dei paesi confinanti, per monitorare gli ingressi sul territorio e identificare soggetti potenzialmente pericolosi, tra cui attivisti estremisti e persone schedate.
Controlli su prenotazioni e luoghi pubblici
Da settimane sono passati al setaccio tutti gli alloggi prenotati in città, dai grandi alberghi fino alle sistemazioni più insolite, così come teatri, palestre e altri potenziali luoghi di aggregazione contestataria.
Porto blindato: ispezioni e sorveglianza subacquea
Dal 5 giugno, ogni imbarcazione ormeggiata nel porto — dal piccolo peschereccio al mega-yacht — sarà ispezionata dai nuclei anti-esplosivo con l’ausilio di cani addestrati. Dopo la bonifica, le barche non potranno lasciare il porto fino alla fine del vertice.
In mare aperto, sarà presente persino un sottomarino dotato di sonar, già posizionato (o in procinto di esserlo) nella baia degli Angeli, mentre un rete anti-intrusione sarà calata all’ingresso del porto.
Occhi elettronici nei cieli e intercettazioni ad alta quota
Nel cielo sorvoleranno due aerei radar Awacs capaci di monitorare ogni movimento sospetto in un raggio di oltre 400 chilometri. In caso di minaccia concreta, caccia militari decolleranno da basi nel Var in pochi minuti. A supporto saranno operative batterie di missili terra-aria, una posizionata sulle colline di Nizza, l’altra sulla riva destra del Var.
Scudo anti-drone e nave militare in rada
Il rischio più plausibile resta quello di un attacco con droni, sia di natura terroristica che dimostrativa. Per contrastarlo, la Marina francese ha messo a disposizione una fregata speciale che, il 7 giugno, attiverà una cupola elettronica capace di disattivare qualsiasi dispositivo aereo non autorizzato.
Sorveglianza rafforzata anche a terra
Posti di controllo fissi e mobili saranno attivi su tutte le colline circostanti — in particolare sui monti Boron e Alban — e lungo i sentieri di confine con l’Italia, dove entreranno in azione unità dell’esercito. I punti strategici più elevati della città saranno pattugliati 24 ore su 24.
Sanità e soccorsi pronti per ogni evenienza
Il piano di sicurezza comprende anche una rete di emergenza sanitaria rinforzata. Il direttore del SDIS, René Dies, ha annunciato la mobilitazione di 110 vigili del fuoco aggiuntivi, oltre ai soccorritori quotidiani. Il Samu garantirà la presenza di ambulanze e squadre SMUR in grado di intervenire in pochi istanti, anche al seguito del corteo presidenziale.
Gli ospedali cittadini, in particolare il CHU Pasteur 2, hanno predisposto sale operatorie in stato di massima allerta e possono contare su sistemi di alimentazione elettrica d’emergenza autonomi, per garantire la continuità delle cure anche in caso di blackout.
Elicotteri misteriosi: esercitazioni o altro?
Infine, negli ultimi giorni, sui cieli della valle del Paillon sono stati avvistati elicotteri militari non identificati, alcuni dei quali somigliavano ai Chinook, impiegati normalmente da forze armate americane o britanniche. La loro presenza ha scatenato speculazioni sui social, ma né la prefettura marittima di Tolone né le autorità militari locali hanno confermato esercitazioni in programma.
Mentre cresce l’attenzione mediatica e diplomatica sull’appuntamento di Nizza, l’apparato di sicurezza si stringe giorno dopo giorno. Il conto alla rovescia è iniziato.