Cannes dichiara guerra agli hotel clandestini. La municipalità guidata dal sindaco David Lisnard ha ordinato la chiusura amministrativa di un edificio residenziale del quartiere Petit Juas, riconvertito senza autorizzazione in struttura ricettiva.
Si tratta del quinto caso in un anno e mezzo: un’azione determinata per tutelare l’equità commerciale e difendere l’accesso alla casa per i residenti.
Le verifiche condotte dagli uffici comunali hanno rivelato che nell’immobile venivano offerte prestazioni tipicamente alberghiere, come pernottamenti a breve termine e servizi dedicati agli ospiti, in totale assenza di autorizzazioni e in violazione del Codice dell’edilizia e dell’abitazione.
Oltre all’irregolarità amministrativa, sono emerse gravi carenze in materia di sicurezza, accessibilità e tutela degli utenti.
La risposta della municipalità è stata immediata: chiusura forzata e obbligo per l’esercente di regolarizzare la propria attività, pena una sanzione giornaliera di 500 euro.
«A Cannes facciamo rispettare la legge e contrastiamo con fermezza pratiche commerciali sleali che danneggiano gli albergatori, soggetti a rigidi obblighi normativi, fiscali e di sicurezza», ha dichiarato il sindaco Lisnard. «La libertà d’impresa non può prescindere dal rispetto delle regole».
Dietro questi abusi si cela un doppio danno: da un lato la concorrenza sleale verso gli operatori turistici regolari, dall’altro la sottrazione di alloggi al mercato residenziale, già sotto pressione.
L’amministrazione comunale assicura che i controlli proseguiranno con rigore, con l’obiettivo di tutelare il tessuto economico locale e salvaguardare la reputazione di Cannes come destinazione turistica d’eccellenza.