Altre notizie - 03 agosto 2025, 07:00

Cannes vieta il “gas esilarante” a tutti: stretta del sindaco Lisnard contro il dilagare del protoossido di azoto

Vendita proibita anche ai maggiorenni, salvo per usi professionali. Crescono i rischi per la salute e l’ambiente: +100% di bombole raccolte in un anno.

La città di Cannes rafforza il divieto di vendita del protoossido di azoto, noto come “gas esilarante”, estendendolo a tutti i privati, indipendentemente dall’età.

La misura, firmata dal sindaco David Lisnard con un’ordinanza del 25 luglio 2025, arriva dopo un aumento allarmante del consumo e dei problemi correlati: soltanto a luglio, gli operatori comunali hanno raccolto 2.800 cartucce abbandonate in strada, mentre le segnalazioni di disturbi all’ordine pubblico e danni ambientali sono in costante crescita.

L’uso improprio di questo gas, impiegato in origine in ambito medico e nella ristorazione, provoca effetti simili all’ubriachezza, con comportamenti pericolosi e conseguenze sanitarie anche irreversibili, come danni neurologici e disturbi cardiaci.

Secondo studi recenti, in Île-de-France è ormai la prima causa di mielite e neuropatia periferica tra i giovani adulti. Anche l’ospedale Simone Veil di Cannes ha registrato casi gravi.



Divieto totale per i privati, orari limitati per i professionisti
Già vietato ai minorenni dal 2020, il protoossido di azoto non potrà più essere venduto a nessun privato. L’acquisto resterà possibile solo per i professionisti della sanità e della ristorazione, e soltanto tra le 8 e le 20. Unica eccezione: le piccole cartucce fino a 8 grammi, considerate a basso rischio di abuso.

Un problema anche ambientale ed economico
Oltre ai rischi sanitari, le bombole rappresentano una minaccia per l’ambiente: abbandonate in strada, finiscono spesso negli impianti di incenerimento, dove esplodono provocando danni e fermando i forni in media una settimana al mese. Nel 2024, questi guasti hanno comportato perdite per 1,7 milioni di euro.



Appello al governo e all’Europa
Lisnard sollecita una risposta nazionale ed europea: pene più severe per consumatori e venditori, controlli serrati da parte della polizia nazionale, inserimento del consumo tra i reati verificabili nei controlli stradali e modifiche tecniche alle bombole (come valvole di sicurezza) per ridurre i rischi di esplosione.

“È un problema di salute pubblica, sicurezza, ambiente ed economia – dichiara il sindaco –. Agiamo localmente, ma serve una lotta coordinata a livello nazionale ed europeo”.