Altre notizie - 07 settembre 2025, 07:00

Mercurio nel tonno: stop nelle mense scolastiche francesi

Dopo un allarme sul contenuto di mercurio, numerose città francesi hanno deciso di sospendere il tonno dalle mense scolastiche. La questione divide esperti e istituzioni

Il tonno sparisce dai piatti dei bambini francesi. Dopo l’allarme lanciato da Bloom e Foodwatch, secondo cui oltre la metà delle conserve analizzate conterrebbe livelli di mercurio superiori agli standard fissati per altre specie ittiche, numerose città hanno deciso di applicare il principio di precauzione.

Parigi, Lione, Rennes e Montpellier hanno già eliminato il tonno dai menù scolastici, seguite da molte amministrazioni della Côte d’Azur, tra cui Nizza, Cagnes-sur-Mer, Mouans-Sartoux e Villeneuve-Loubet.

Le analisi condotte su 148 confezioni hanno rilevato una media di 2,7 mg/kg di mercurio, quasi tre volte oltre il limite stabilito per il tonno fresco (1 mg/kg) e fino a nove volte superiore a quello consentito per specie come merluzzo o acciughe (0,3 mg/kg).



L’OMS considera il mercurio una delle sostanze più pericolose per la salute pubblica, con effetti potenzialmente gravi sullo sviluppo neurologico dei bambini.

Secondo i Comuni che hanno adottato lo stop, i più piccoli rischiano di superare facilmente la dose settimanale tollerabile in caso di consumo regolare. Da qui la richiesta di un intervento nazionale con limiti più severi.

Alcune città hanno già sperimentato alternative: a Villeneuve-Loubet, ad esempio, i menù scolastici privilegiano merluzzo, nasello, salmone o piatti vegetariani come curry di lenticchie e lasagne di verdure.

L’industria alimentare respinge però l’allarme: la Fédération des industries d’aliments conservés assicura che nessuna conserva supera i limiti di legge e critica i metodi dello studio, sostenendo che le concentrazioni reali siano tre volte inferiori alla soglia regolamentare.

Anche la comunità scientifica invita alla cautela. Il dottor Alexandre Gérard, farmacologo a Nizza, conferma i rischi legati a un’esposizione eccessiva ma sconsiglia allarmismi: un consumo sporadico di tonno, sottolinea, non comporta pericoli e il pesce resta una fonte preziosa di nutrienti.

Tra esigenze di tutela sanitaria e timori di eccessiva demonizzazione, il dibattito rimane aperto. Intanto, il tonno, alimento simbolo della dieta mediterranea, viene sempre più spesso escluso dai pasti scolastici francesi.