In realtà, dietro quella scelta ci sono differenze sostanziali di prezzo, rischi di truffe e una serie di accorgimenti che fanno la differenza tra una vendita affrettata e una consapevole.
Questa guida nasce proprio per aiutarti a muoverti con sicurezza, capire il reale valore dell’oro che possiedi e scegliere il momento e il canale più vantaggiosi.
Capire quanto vale il proprio oro
Il primo passo è distinguere quanto oro puro contengono i tuoi gioielli.
La purezza si misura in carati: 24 carati indicano oro puro (999 millesimi), 18 carati equivalgono al 75% di oro (750‰), mentre 14 carati scendono al 58,5% (585‰).
La maggior parte dei gioielli italiani è in oro 18 carati, una lega più resistente e quindi più adatta all’uso quotidiano.
Controlla i punzoni: piccole incisioni con numeri come “750” o “585”, che indicano la caratura. Se non li trovi o hai dubbi, una gioielleria può verificarlo con strumenti di analisi.
Poi pesa i pezzi — anche con una semplice bilancia di precisione domestica — togliendo pietre e parti non metalliche. Da lì puoi stimare il valore di base: si parte dal prezzo spot dell’oro puro.
A ottobre 2025, l’oro ha superato i 4.000 dollari l’oncia troy, un record storico. Considerando che un’oncia equivale a 31,1035 grammi, si ottengono circa 128,6 dollari per grammo di oro 24k.
Tradotto in euro al cambio ufficiale BCE (1 € = 1,1568 $), parliamo di 111,2 €/g per oro puro e circa 83 €/g per oro 18k.
Ovviamente i valori variano ogni giorno: per un calcolo corretto bisogna sempre aggiornarsi alla quotazione dell’oro oggi e applicare la caratura effettiva.
Un’ultima nota: se possiedi gioielli d’epoca, firmati o con pietre certificate, non fermarti al peso. Una perizia o un passaggio in casa d’asta può rivelare un valore collezionistico molto superiore.
Per una quotazione oro a Roma seria e professionale, puoi rivolgerti agli esperti di MVS Gioielli.
Qual è il canale di vendita più conveniente
Non tutti i canali si equivalgono.
I compro oro sono il punto di riferimento più immediato: pagano subito.
Le gioiellerie tradizionali possono offrire di più se il pezzo ha un certo design o se proponi una permuta su nuovi acquisti, ma la valutazione richiede più tempo.
Le case d’asta, invece, sono l’opzione migliore per oggetti di pregio o firmati: la visibilità è maggiore, ma anche le commissioni, che possono superare il 25% del prezzo finale.
In compenso, il risultato netto può superare di molto la semplice fusione.
Infine c’è il mondo online, che offre opportunità e rischi insieme.
Le truffe non mancano: è bene usare solo piattaforme affidabili, evitare scambi diretti o spedizioni improvvisate, e pretendere pagamenti tracciabili.
In alternativa, puoi considerare il credito su pegno: ottieni liquidità immediata lasciando i gioielli in garanzia, con la possibilità di riscattarli pagando interessi. Una soluzione utile solo se non vuoi separartene definitivamente.
Scegliere il momento giusto
Molti si chiedono: “Meglio vendere ora o aspettare?”.
È una domanda legittima, ma la risposta dipende più dal contesto economico che dalla stagione.
La domanda di gioielli, ad esempio, cresce in certi periodi (come matrimoni in India o festività in Asia), ma il prezzo dell’oro è oggi dominato da fattori globali: tassi d’interesse, inflazione, dollaro e acquisti delle banche centrali.
Nel 2025 l’oro si è rafforzato proprio per questi motivi.
Se non hai urgenza, puoi monitorare i grafici settimanali e vendere in un momento di picco. Ma se il prezzo è già su massimi storici — come ora — potresti essere già in una finestra favorevole.
Come preparare i gioielli
Non serve lucidare a specchio, ma presentare i gioielli puliti e in buone condizioni aiuta.
Usa acqua tiepida e sapone neutro, asciuga bene e conserva eventuali certificati, ricevute o scatole originali: sono dettagli che possono influire positivamente sulla valutazione.
Se un gioiello ha pietre, chiedi se verranno tolte o valutate separatamente.
Attenzione alle truffe
Il settore dell’oro usato è regolato dal Decreto Legislativo 92/2017, che impone regole precise: ogni compro oro deve essere iscritto al Registro OAM, identificare il cliente, registrare l’operazione e rilasciare una ricevuta dettagliata.
I pagamenti superiori a 500 euro devono avvenire in modo tracciabile (bonifico, assegno, ecc.), e tutti i documenti vanno conservati per dieci anni.
Diffida di chi non ti mostra la bilancia o non aggiorna la quotazione.
E se ti propongono pagamenti in contanti oltre i limiti o senza ricevuta, è un segnale di rischio.
Gli aspetti fiscali e legali da conoscere
Per le vendite occasionali di oro usato tra privati non sono richieste particolari autorizzazioni, ma restano valide le regole generali: il limite ai pagamenti in contante (attualmente 5.000 euro, salvo eccezioni per turismo) e la necessità di dimostrare la provenienza lecita dell’oro, soprattutto in caso di eredità o grandi quantità.
I compro oro, invece, devono rispettare la normativa antiriciclaggio: ogni operazione è tracciata e registrata.
In caso di dubbi o importi elevati, vale la pena consultare un commercialista o fare riferimento ai chiarimenti ufficiali del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Vendere tutto o conservarne una parte?
L’oro, oltre che un bene da monetizzare, è anche una forma di riserva di valore.
Molti risparmiatori preferiscono non vendere tutto, ma tenere una piccola parte come copertura contro l’inflazione o l’instabilità dei mercati.
Nel 2025 le banche centrali hanno continuato ad acquistare oro come garanzia di stabilità, confermando il suo ruolo di bene rifugio.
Se il tuo obiettivo non è solo economico ma patrimoniale, potresti valutare di conservare alcuni pezzi — o di reinvestire in oro da investimento (lingotti o monete oltre 995‰, esenti IVA) invece di liquidare tutto.
In sintesi
Vendere bene i propri gioielli in oro significa informarsi, confrontare e scegliere con calma.
Capire la caratura, aggiornarsi sulla quotazione del giorno, verificare le credenziali di chi compra e non cedere alla fretta: sono questi i gesti che fanno la differenza tra un affare e una delusione.
L’oro non è solo un metallo prezioso: è una forma di fiducia. E come ogni fiducia, merita trasparenza, attenzione e consapevolezza.
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