C’è un confine preciso tra l’inizio e la fine di uno spettacolo? Oppure la vita stessa non è altro che una rappresentazione continua, in cui ciascuno di noi interpreta al tempo stesso il ruolo di spettatore e di attore? È da questa riflessione che prende avvio See You, la prima creazione autonoma firmata da Paul Lightfoot per Les Ballets de Monte-Carlo, presentata in prima assoluta il 23 ottobre 2025 e in scena fino al 26 ottobre alla Salle Garnier dell’Opéra di Monte-Carlo.
Il coreografo britannico, già noto per il suo sodalizio artistico con Sol León, affronta qui un percorso intimo, quasi confessionale, in cui la danza diventa terreno di esplorazione personale ma anche specchio di una dimensione collettiva imprescindibile. A differenza del pittore che lavora nella solitudine del suo atelier, Lightfoot costruisce con i danzatori una trama condivisa, fatta di fili emotivi e relazionali che danno vita al movimento. La musica di Max Richter – interpretata dal vivo da un ensemble di musicisti guidati dal violino di Liza Kerob – e i brani di Kate Bush accompagnano questa creazione della durata di cinquanta minuti, che appare destinata a segnare una tappa cruciale nella carriera del coreografo.
Accanto a questo debutto, in scena anche un classico ormai entrato nella storia della danza contemporanea: Herman Schmerman di William Forsythe. Creato nel 1992 per il New York City Ballet nell’ambito del prestigioso Diamond Project, lo spettacolo nasce come un quintetto di dodici minuti, per tre donne e due uomini, sulle sonorità elettroniche di Thom Willems. Pochi mesi più tardi, Forsythe riprende l’opera con il Ballet Frankfurt, aggiungendo un pas de deux che completa e amplifica la struttura iniziale.
Il risultato è un lavoro che ha scosso dalle fondamenta l’estetica neoclassica, imponendosi come una pietra miliare del repertorio contemporaneo. La scenografia e i costumi – firmati dallo stesso Forsythe insieme a Gianni Versace – contribuiscono a esaltare una danza ironica, graffiante e visionaria, che continua a essere interpretata dai più grandi danzatori internazionali.
Se See You rappresenta un viaggio nell’interiorità di Lightfoot e nel suo rapporto con gli altri, Herman Schmerman incarna lo spirito innovativo e destabilizzante di Forsythe. Due opere profondamente diverse, eppure unite da una stessa tensione verso la ridefinizione del linguaggio coreografico, in grado di trasformare il palcoscenico in un riflesso vivo e mutevole del nostro mondo.