I membri del primo Collège del Comitato di Coordinamento e di Monitoraggio della strategia nazionale di lotta contro il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa e la corruzione si sono riuniti mercoledì 12 novembre, sotto la presidenza del Ministro di Stato.
Nel suo intervento iniziale, il Ministro di Stato ha espresso la propria gratitudine alle autorità e ai servizi competenti per la qualità del lavoro svolto e per il loro costante impegno sin dall’avvio del processo di monitoraggio. Numerosi progressi sono stati infatti registrati dopo la trasmissione al GAFI del primo rapporto di avanzamento del Principato.
Tali progressi hanno ottenuto un riconoscimento ufficiale a livello internazionale, in occasione dell’adozione del secondo rapporto sul Principato durante l’ultima assemblea plenaria del GAFI, tenutasi nell’ottobre 2025 e alla quale ha partecipato una delegazione monegasca.
Le evoluzioni più rilevanti riguardano l’aumento delle richieste di cooperazione internazionale per identificare e, quando necessario, sequestrare beni di origine criminale all’estero; il potenziamento delle risorse umane e tecniche dell’Autorità Monegasca per la Sicurezza Finanziaria; il reclutamento di tre magistrati presso il Parquet Général; nonché risultati significativi in materia di sequestri di beni sospettati di provenire da attività criminali.
Grazie agli sforzi intensi e coordinati delle istituzioni, numerose azioni previste dal Piano d’Azione nazionale sono state portate a termine, alcune delle quali considerate come ampiamente anticipate rispetto al calendario definito nel giugno 2024.
La riunione del Comitato ha offerto anche l’occasione per avviare i lavori preparatori del terzo rapporto di progresso che sarà trasmesso prossimamente al GAFI, oltre che per discutere le scadenze successive previste per Monaco.
Alla luce degli impegni futuri e delle aspettative internazionali, il Ministro di Stato ha invitato tutti i servizi e le autorità coinvolte a proseguire con determinazione nel loro lavoro, mantenendo il livello di mobilitazione che ha permesso al Principato di compiere passi decisivi nella tutela dell’integrità finanziaria.