Altre notizie - 31 dicembre 2025, 10:00

Eilenroc, il giardino segreto della Belle Époque che domina il mare

Tra roseti infiniti, sentieri costieri e memorie aristocratiche: viaggio nella dimora più poetica del Cap d’Antibes. Fotografie di Silvia Assin

Villa Eilenroc e il giardino a Cap d'Antibes - Fotografie di Silvia Assin

All’estremità del Cap d’Antibes, affacciata sul Mediterraneo, Villa Eilenroc custodisce ancora oggi l’eleganza della Belle Époque.

Progettata nel 1867 da Charles Garnier per il ricco olandese Hugh-Hope Loudon e battezzata anagrammando il nome della moglie Cornelie, la dimora nacque su una semplice gariga, presto trasformata in un’oasi di bellezza.

Il parco di undici ettari che la circonda raccoglie il meglio della flora mediterranea: pini d’Aleppo, ulivi, essenze aromatiche e specie rare.

Al centro, il grande roseto celebra la tradizione floricola di Antibes Juan-les-Pins, capitale della rosa. Dal 2011 un “giardino dei profumi” accoglie i visitatori con un percorso sensoriale che introduce alle centinaia di varietà coltivate, molte delle quali create proprio qui.

Dal parco parte anche il suggestivo sentiero costiero: 3,7 chilometri tra scogliere, macchia mediterranea e vedute sull’Anse de la Garoupe.

Una passeggiata che invita alla sosta nella piccola spiaggia dell’“Anse de l’Argent faux”, raggiungibile tra pini e rocce scolpite dal vento. L’ultimo ingresso al parco è alle 16.30.

La storia di Eilenroc è segnata da proprietari visionari. Nel 1873 James Wyllie affidò a celebri giardinieri la creazione di un parco d’eccezione, aperto fin da allora al pubblico.

Nel 1927 i coniugi Beaumont chiamarono il paesaggista Jacques Greber per restituire splendore ai giardini, piantando specie provenienti da tutto il mondo.

Erano gli anni dei ricevimenti sontuosi, delle auto lucenti che arrivavano fino alla scogliera, dei profumi dell’orto e del piccolo giardino di piante aromatiche che arricchiva la vita quotidiana della villa.

Nel 1982 Mrs Beaumont donò la proprietà alla città di Antibes imponendo l’apertura dei giardini.

Il Comune avviò un vasto restauro che restituì vitalità alla dimora. Tra i progetti più simbolici, la creazione del nuovo roseto e, nel 2000, la piantumazione di cinquanta ulivi dedicati ai bambini nati nel primo anno del millennio.

Visitare Villa Eilenroc significa scoprire un frammento raro di Riviera: un luogo in cui natura, storia e memoria convivono in perfetto equilibrio, tra profumi antichi e panorami che sembrano non finire mai.