Meglio prevenire che poi doversi leccare le ferite: lo sciopero dei ferrovieri francesi, che potrebbe durare per tutta la primavera, sta mettendo a rischio le presenze in Costa Azzurra soprattutto della clientela francese che rappresenta quasi il 48% degli oltre 11 milioni di persone che annualmente giungono nel Sud Est francese per le proprie vacanze.
Abbandonato il treno, il Comité Régional du Tourisme riscopre l’automobile e quindi indirizza la propria azione di pubblicità verso tre Paesi confinanti dai quali è possibile raggiungere la Costa Azzurra con le quattro ruote o con l’aereo. Inizierà a giorni una massiccia campagna di pubblicità e d’informazione nei confronti dell’Italia, della Svizzera e della Germania.
Con un occhio di riguardo all’Italia che sarà in testa all’investimento anche perché il mercato italiano rappresenta il 50% dell’investimento stanziato dal CRT per questa campagna che è a metà strada dall’iniziativa emergenziale e quella di prospettiva.
Oggi, 19 aprile, verrà inviata a 700mila persone una newsletter che giungerà alla vigilia dei grandi week end italiani (25 aprile e 1° maggio).
Il marchio Côte d’Azur France promuoverà, attraverso un’iniziativa che coinvolgerà tutti i mass media, le principali destinazioni: Antibes, Grasse, Menton, Mandelieu e Nizza.
Una campagna, quella di #CotedAzurFrance, mirata che trova giustificazione anche in un dato appena reso noto: nello scorso mese di marzo le prenotazioni alberghiere da parte dei turisti stranieri che giungono in areo è aumentata del 10%.
Poi c’è sempre l’automobile: inquinerà, creerà problemi di sosta e di circolazione, ma lo sciopero dei ferrovieri induce a cambiare molti atteggiamenti: à la guerre comme à la guerre.