A Nizza, in alcune scuole, é insegnato e parlato: si tratta dell'Occitano, la lingua che contraddistingue una vasta area che va dal Mediterraneo all’Atlantico interessando nazioni diverse, unite da una parlata che non ha mai tradito.
Sabato 17 novembre, al Mamac, dalle 13,30 alle 19 la langue d’Oc sarà al centro di un congresso al quale parteciperanno i maggiori esperti della regione che dibatteranno sul presente e sul futuro di una lingua che rimane viva nella parlata delle persone e che contraddistingue, nel Sud Est della Francia, anche l’arrière pays oltre all’altro versante, quello italiano, delle Alpi.
Un’occasione, anche, per tirare le somme sui risultati ottenuti con l’insegnamento del Nissart nelle scuole e per prendere atto di come, in altre aree della stessa Regione del PACA, poco venga fatto per tutelare la “parlata” che è anche una lingua.
A Nizza, fin dal 2013, è l’école des Orangers, nel quartiere di Saint-Roch, con le sue classi bilingue a svolgere il ruolo di battistrada ed a offrire anche uno straordinario sistema di integrazione e di coesione.
Il programma del congresso prevede, alle 14, un intervento del Sindaco di Nizza Christian Estrosi seguito da una serie di conferenze e di tavole rotonde.
Interverrà, alle 15,15, il Consigliere Municipale, Jean-Luc Gag, con una conferenza sul tema “Agir pour la langue régionale dans la cinquième ville de France”.
Alle 17,10 altra tavola rotonda riservata agli artisti. Interverranno: Liza, autrice, compositrice, assieme con altri artisti quali Inès Cavalcanti, de Chambra d'Òc de Dronero, Patrice Arnaudo, professeur et responsable de Cultura Viva Television, Pascal Colletta, enseignant, écrivain et responsable associatif, Jean-Luc Domenge, professeur, ethnologue et majoral du Félibrigee e Louis Pastorelli, chanteur de Nux Vomica.
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