Per gli 8.200 pescatori con tanto di licenza delle Alpi Marittime lo scorso week end era segnato in rosso e blu sul calendario. Si è aperta la stagione della pesca alla trota.
Gli appassionati non sono mancati e fiumi e torrenti hanno conosciuto un’insolita presenza dopo i mesi invernali.
Anche se le montagne che fanno da contorno ai corsi d’acqua non danno un’idea invernale, privi come sono di neve, i corsi d’acqua sono al momento ancora sufficientemente alimentari e quindi il week end è “andato bene” secondo le tante dichiarazioni rilasciate alle televisioni francesi che si sono fiondate sull’avvenimento.
Ad eccezione della Roya (le cui acque sono più fredde delle altre e quindi è ritardata rispetto agli altri corsi d’acqua) gli altri torrenti erano “a puntino” per salutare i tanti pescatori: Siagne, Loup, Estéron, Mescla, Tinée, Vésubie, Gordolasque e Boréon non vi era che l’imbarazzo della scelta.
Del resto la pesca è il secondo spor per numero di appassionati che la praticano (1 milione e mezzo) dopo il calcio (2 milioni e 200mila).
Sul sito della Fédération Départemental della Pesche sono riportate queste indicazioni: “Sono 37 i corsi di pesca disponibili su tutti i fiumi del Dipartimento, per un totale di oltre 2500 km.
Il numero di salmonidi catturabili al giorno e per pescatore è di 6 nei fiumi e 10 nei laghi.
Specie di salmone: trota arcobaleno e salmone fontana sul "percorso di scoperta", trota fario su tutti i corsi di pesca di 1a categoria.
Dimensioni regolamentari delle catture di trota fario: 20 o 23 cm, a seconda del corso d'acqua. Questa misura mira a condividere le risorse ittiche e, allo stesso tempo, a proteggere i ceppi di trote selvatiche che popolano i nostri fiumi.
Per questa apertura, molti volontari, guardie e tecnici della Federazione saranno disponibili lungo i fiumi per informazioni e controllo”.