- 04 agosto 2011, 15:19

Accordo sanitario per i transfrontalieri: i commenti di Fortugno e Lacchin

Soddisfazione unanime per l'accordo sul rimborso sanitario dei transfrontaieri italiani. Noi abbiamo raccolto i commenti del presidente del F.A.I. Santo Fortugno e del consigliere Roberto Lacchin

Il Presidente del FAI Santo Fortunio in conferenza stampa a Monaco ha ringaziato pubblicamente il ministro Valeri e l'ambasciatore Morabito a nome di tutti i lavoratori transfrontalieri

- Grazie all'ambasciatore Morabito, a nome mio e dei 4mila lavoratori transfrontalieri. Grazie al Ministro Valeri, una persona squisita che si è presa a cuore la nostra situazione. Grazie al Principato di Monaco ed al lavoro che ci dà -  Questo è stato il commento a caldo del presidente del F.A.I. Santo Fortugno espresse pubblicamente in conferenza stampa dopo l'ufficializzazione dell'accordo italo-monegasco sul trattamento sanitario dei transfrontalieri.

La notizia dei rimoborsi sanitari per i lavoratori transfrontalieri italiani sul Principato di Monaco è stata accolta con soddisfazione e gratitudine dai vertici del FAI, l'associazione dei Frontalieri Autonomi Intemeli.

- Oggi siamo qui con tutto il direttivo - ha spiegato a Montecarlonews Santo Fortunio - ben felici e contenti che dopo tanti anni di approcci e di documentazioni che nel tempo abbiamo portato, finalmente sia arrivato un successo. Io quanto prima andrò in pensione, ma almeno ai giovani transfrontalieri, lascio qualche cosa: un bel ricordo che non devono dimenticare. Sono 40 anni che vado e vengo, sono un frontaliere doc che ha sempre lottato per queste problematiche. E lotterò ancora anche quandro andrò in pensione - conclude Fortugno.

Il consigliere del F.A.I. Roberto Lacchin ha aggiunto:

- Sono 34 anni che lavoro a Monaco e non ci speravo più. Dopo tutte le noste problematiche fiscali ed altre, finalmente riusciamo a portare a caa un buon risultato. E direi che è il minimo in quanto era un' ingiustizia che durava da troppi anni. Essendo noi su territorio monegasco eravamo gli unici a non avere diritto all'assistenza sanitaria tranne quella di urgenza. Le faccio un esempio? Il mese scorso ho dovuto fare un'analisi e ho perso una giornata di lavoro per fare una risonanza. Se ero a Monaco in un'ora e mezza me la cavavo. Oggi segna un successo, è un primo passo verso una convenzione più completa -

Sara Contestabile