Parigi e Lione stanno adottando misure restrittive del traffico veicolare in quanto la soglia di inquinamento è stata superata: e a Nizza come è la situazione?
Innanzi tutto i livelli di allarme: in Francia scatta l’obbligo di informazione ai cittadini quanto il livello di pollution raggiunge i 50 microgrammi per metro cubo e debbono essere adottate misure straordinarie ogni qualvolta il livello raggiunge gli 80 microgrammi.
Normalmente l’inquinamento è prodotto, nei mesi invernali, da biossido di azoto e polveri sottili, mentre nei mesi estivi da ozono e polveri sottili.
“A Nizza, come ha detto a Nice Matin Florence Péron, la responsabile per Nizza di AirPaca, il venerdì il livello di inquinamento è intorno ai 30 microgrammi”.
I sensori per la misurazione sono stati installati in tre posti strategici: in Via Arson( nei pressi del porto), sulla Promenade des Anglais e all’aeroporto.
Normalmente il posto più inquinato, dei tre rilevati, è la Promenade des Anglais che sopporta una notevole circolazione di vetture. Per fortuna il mare corre in aiuto e normalmente “spazzola” l’aria.
Il livello di 30 microgrammi viene, di norma, superato una decina di volte l’anno e allora i pannelli informativi e le informazioni su social avvertono i cittadini invitando ad una riduzione delle emissioni inquinanti.
La situazione, in ogni caso, sulla Promenade des Anglais sta migliorando: nel 2012 il livello medio di inquinamento era di 42 microgrammi per metro cubo, sceso nel 2015 a 31, quest’anno dovrebbe assestarsi intorno ai 30.
La maggiore causa di inquinamento, sempre secondo Florence Péron, è comunque da imputarsi al traffico stradale.
Soluzioni: accentuare l’utilizzo di vetture elettriche, deviare la circolazione verso l’autostrada o strade a migliore scorrimento e poi gli interventi sui mezzi pubblici.
La linea 2 del tram, in questo senso, darà una grossa mano.