Altre notizie - 17 settembre 2018, 07:00

Musiche e danze nizzarde: “Chiediamo il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura”

Nizza s’impegna a favore del proprio folklore: si tratta del primo passo sulla strada del riconoscimento delle radici nizzarde da parte dell’Unesco

Fabrice Mangoni (Ciamada Nissarda) e Stan Palomba (Nice la Belle e Lou Cat)

La valorizzazione delle proprie radici passa anche attraverso la loro difesa e la loro esaltazione. Così, a margine della presentazione dell’Eglise des Dominicains destinata a trasformarsi in tempio della cultura locale, il sindaco di Nizza Christian Estrosi ha comunicato di aver affidato a due personaggi centrali del folklore locale un incarico delicato quanto ambizioso.

Stan Palomba, presidente di Nice la Belle e del Collectif des Arts Traditions (lou Cat) assieme con Fabrice Mangoni, Presidente della Ciamada nissarda, coordinati dal Jean-Luc Gag, consigliere comunale delegato al patrimonio storico e alla lingua nizzarda, intraprenderanno un percorso per giungere ad ottenere il riconoscimento ufficiale, da parte del Ministero della cultura francese, della musica e della danza tradizionali di Nizza e della Francia.

Si tratta del primo passo sulla strada del riconoscimento del folklore nizzardo da parte dell’Unesco.

Il raggiungimento di questo obiettivo passerà attraverso un ulteriore sviluppo della musica tradizionale e della danza di Nizza. Insegnando e diffondendo l’accordéon chromatique, la tipica e originale fisarmonica cromatica vero fulcro della musica locale.

Una decisione che giunge dopo che, nell’ottobre del 2017, il gruppo Nice la Belle è stato riconosciuto dal Conseil international des organisations de festivals de folklore et d’arts traditionnels, un’organizzazione non governativa emanazione dell’Unesco.

Beppe Tassone