Ambiente - 25 settembre 2018, 18:12

In Francia è linea dura contro i tir stranieri: "usurano le strade e non le pagano"

Si sta pensando ad un'eurovignetta. Il prossimo 4 ottobre a Nizza una conferenza voluta dal sindaco Estrosi dopo il crollo del ponte di Genova: troppi mezzi pesanti sull'A8, anche qui si pensa ad un'ecotassa che colpisca il traffico pesante

In Francia è linea dura contro i tir stranieri: "usurano le strade e non le pagano"

In Francia è linea dura contro i tir. Non solo in Valle Roya, come già ben sanno le ditte e le associazioni di autotrasportatori della Granda e della Liguria.

Il Governo francese sta infatti studiando una tassa specifica destinata solo ai veicoli stranieri che attraversano il Paese e che non pagano l'usura delle strade. Una sorta di vignetta. Le associazion francesi dell'autotrasporto non sono d'accordo e chiedono invece, maggiori investimenti sulle strade.

Ma il Governo pare deciso ad andare avanti: si vorrebbero "colpire" i tir che attraversano la Francia senza fermarsi, usurando le strade e senza, a volte, nemmeno fare il pieno. La proposta è del ministro della Transizione Ecologica, François de Rugy, che vede in questo anche una scelta di tipo ambientale. 

Se ne parlerà sicuramente anche nella conferenza in programma per giovedì 4 ottobre a Nizza. Un incontro voluto dal sindaco Estrosi dopo il crollo del ponte di Genova. Il Sud Est francese è attraversato dalla A8, che è il naturale prolungamento della A 10 “Ventimiglia – Genova”.

L'incontro punterà ad elaborare, innanzi tutto, un’analisi dell’impatto del trasporto su strada e gli effetti provocati: costi economici, inquinamento, deterioramento delle infrastrutture, incidenti e per concertare con i partner italiani e francesi le misure più efficaci. Alla conferenza sono invitate le autorità italiane e francesi, che rappresentano stati e comunità a livello regionale e metropolitano, le Camere di commercio di Nizza e della Liguria, l’Associazione dei trasportatori italiani e, in particolare, della Liguria, la Federazione nazionale dei trasporti su strada (FNTR), l’Unione delle imprese Trasporti e logistica della Francia (TLF), i concessionari autostradali sul versante francese e italiano e gli operatori delle ferrovie e dei trasporti marittimi.

Tra le proposte che potrebbero finire sul tavolo di discussione, quella di creare un’ecotassa che vada a colpire proprio il traffico pesante che utilizza la A8, ridistribuita ai gestori delle singole tratte autostradali.

Altre due proposte: quella della creazione di un’autostrada del mare che trasferisca i trasporti sul traffico marittimo, limitando così l’inquinamento e la creazione di un fondo europeo per l’innovazione nel trasporto sul strada mediante lo sviluppo di “camion puliti”.  

In questi giorni, tra l'altro, l'associazione dei trasportatori ASTRA Cuneo è intervenuta nuovamente sull'ordinanza che vieta la circolazione dei mezzi pesanti in Valle Roya. E sull'annunciata chiusura di cinque stazioni lungo la linea ferroviaria Cuneo-Nizza. In qualche modo collegando le due decisioni, come fossero una la conseguenza dell'altra. "La valle Roya, spogliandosi del titolo di strada di collegamento internazionale, anche grazie al divieto ai camion dei sindaci e del Dipartimento, comincia a contare sempre meno… Una zappa sui piedi, la politica dei divieti, che non portano vantaggi. I divieti dividono e non portano mai nulla di buono…", scrivono.

Il mondo dei trasporti in Francia sta, quindi, vivendo un momento di profonda riflessione, le cui conseguenze sulla nostra provincia appaiono inevitabili.

bs

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