Altre notizie - 01 dicembre 2018, 19:00

I profumi di Grasse patrimonio dell’Unesco

Raccomandata la salvaguardia delle coltivazioni di gladioli e gelsomini e la difesa dalla crescita immobiliare

Grasse, la lavanda (foto tratta dal sito di Fragonard)

Grasse, la lavanda (foto tratta dal sito di Fragonard)

I profumi di Grasse sono stati iscritti nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

Tre le ragioni che hanno portato al riconoscimento, giunto dopo un iter durato dieci anni:

  • La culture delle piante aromatiche,
  • La conoscenza delle materie prime e della loro trasformazione.
  • L’arte di realizzare i profumi.

Nel conferire l’importante riconoscimento, l’Unesco ha comunque richiesto alla città di Grasse di considerare i rischi che possono derivare da una commercializzazione eccessiva e di concentrarsi sugli aspetti culturali e sociali richiedendo misure di salvaguardia dei campi destinati alla coltivazione delle piante aromatiche.

In particolare la difesa delle coltivazioni di gladioli e di gelsomini minacciate da anni da nuove costruzioni.          

Beppe Tassone

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