Business - 28 marzo 2019, 08:30

Le misure precautelari: come funzionano in Italia

Si parla di arresto per chi è colto in flagranza di reato e della successiva facoltà da parte del legislatore di adottare apposite misure che ne limitino in via provvisoria la libertà personale

Le misure precautelari: come funzionano in Italia

Un tema che crea spesso dibattito con riferimento ai vari casi di cronaca che si susseguono con cadenza quotidiana nel nostro paese. Si parla di arresto per chi è colto in flagranza di reato e della successiva facoltà da parte del legislatore di adottare apposite misure che ne limitino in via provvisoria la libertà personale.
Si parla quindi di misure precautelari per evitare che la persona arrestata faccia perdere le proprie tracce e che devono essere, sempre e comunque, convalidate dall’autorità giudiziaria. Proprio in virtù del forte dibattito e della discussione che il tema genera cerchiamo di capirne di più con il supporto dell’ Avvocato Tassitani Farfaglia.

Partiamo dalla casistica: quali sono le fattispecie di reato per le quali è possibile adottare queste misure?
“Si parla di arresto in flagranza di reato: in questo caso i titolari del potere d’arresto sono gli agenti di polizia giudiziaria, anche senza una disposizione del Pubblico Ministero, il quale può ordinar arresto quando reato in flagranza viene commesso in udienza. Il reato commesso, per poter portare ad arresto immediato, deve necessariamente rientrare nella lista dei reati per i quali è previsto arresto in flagranza.”
Quali sono questi reati?
“I reati per i quali è consentita tale misura sono da dividere tra quelli che prevedono l’arresto obbligatori; e quelli per i quali l’arresto è invece facoltativo. Nella prima fattispecie rientrano i delitti non colposi e per i quali la legge preveda pena all’ergastolo o reclusione non inferiore ai 5 anni e non oltre i 20. L’arresto diviene invece facoltativo per i delitti non colposi per i quali la legge stabilisca una pena nel massimo di 3 anni o per delitti colposi per i quali la legge stabilisca la pena della reclusione nel massimo di 5 anni.”
Quando un indiziato può essere posto in stato di fermo?
“Partiamo da un presupposto: un fermo può essere disposto solo da un PM o da ufficiali ed agenti di polizia ma soltanto prima che sia intervenuto un PM per assumere la direzione delle indagini. Anche nel caso di alcune fattispecie di irregolarità che possano far temere la fuga dell’indiziato, si veda ad esempio il possesso di documenti falsi, la polizia può di propria iniziativa procedere al fermo. In generale il fermo viene disposto per tutti i casi in cui siano presenti sufficienti elementi da far temere il pericolo di fuga della persona gravemente indiziata di un delitto.”

 

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