Business - 11 luglio 2019, 06:54

Dove può arrivare quest'anno il Monaco?

La stagione 2020/2021 è appena cominciata, ed è naturalmente troppo presto per fare bilanci, ma quel che è certo è che il Monaco sembra avere tutte le carte in regola per cancellare le ultime stagioni piuttosto opache

La stagione 2020/2021 è appena cominciata, ed è naturalmente troppo presto per fare bilanci, ma quel che è certo è che il Monaco sembra avere tutte le carte in regola per cancellare le ultime stagioni piuttosto opache.

La squadra ha cambiato tanto, a cominciare dall’allenatore, ma dopo 5 giornate si trova al 5° posto della Ligue 1, a soli 3 punti dal Rennes capolista e con un punto in più del Paris Saint-Germain, dominatore dell’ultima decade del campionato francese. E allora, dove può arrivare questo nuovo Monaco?

Mai dimenticare il passato

Come diceva Tucidide, bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro. Dopo il 3° posto nel 2016, il Monaco vince il campionato nel 2017 e chiude al secondo posto la stagione successiva. Con Jardim in panchina, i monegaschi si fanno apprezzare per un gioco d’attacco, che li porta a raggiungere la semifinale di Champions League sempre nel 2017.

La crisi arriva l’anno seguente. A ottobre 2018, Jardim viene esonerato e al suo posto arriva Thierry Henry. Il suo interregno dura soltanto tre mesi: lo spogliatoio lo attacca, i risultati non arrivano (eliminazione ai gironi di Champions, classifica traballante in campionato, eliminazione dalla Coppa di Francia ai sedicesimi) e così Jardim torna alla guida tecnica nel gennaio 2019.

I sei mesi che separano il Monaco dalla fine della stagione sono un’agonia: la squadra termina la Ligue 1 al 17° posto, sfiorando una clamorosa retrocessione, a distanza di 9 anni dall’ultima discesa in Ligue 2.

La rifondazione

Lo scorso luglio, il presidente e proprietario Dmitrij Rybolovlev ha scelto Niko Kovac come nuovo allenatore del Monaco. È un cambio di filosofia, dal calcio spregiudicato di Jardim a quello meno offensivo, ma molto più equilibrato, dell’ex tecnico del Bayern Monaco.

Dal mercato sono arrivati Kevin Volland, punta de Bayer Leverkusen, e il difensore centrale Axel Disasi, oltre al terzino Caio Henrique e all’ala destra Anthony Musaba. Ma il vero colpo è Florentino, mediano arrivato in prestito dal Benfica e cercato da mezza Europa, Milan compreso.

Quest'anno non ci sarà l'assillo di capire dove guardare gli eventi sportivi in streaming, Ligue 1 a parte, dato che il Monaco non si è qualificato a nessuna competizione europea; un problema che i tifosi sperano di avere nuovamente già a partire dalla prossima stagione. Con una rosa di buon livello tecnico, una guida tattica esperta e la possibilità di concentrarsi sul campionato, il Monaco può dire la sua fino all’ultima giornata.

Gli obiettivi

In primis, la qualificazione alla Champions League 2021/2022. Un traguardo imprescindibile per ogni società ambiziosa, come lo è il Monaco. Non soltanto per una questione economica (la proprietà non ha certo problemi in tal senso), quanto per il prestigio e l’attrattività: è difficile puntare ad acquistare i migliori calciatori del mondo, senza partecipare alla massima competizione europea per club.

Forse il Monaco non ha la squadra migliore per puntare a laurearsi per la 9° volta nella sua storia campione di Francia, ma Coppa di Francia e Coppa di lega francese sono obiettivi ampiamente alla portata della squadra di Kovac.

La stagione è appena cominciata, e con il piede giusto. I tifosi si augurano che il meglio debba ancora venire.


Richy Garino