Arriverà l’11 maggio 2020, visto come un totem da molti francesi, ma non per tutti sarà il giorno del ritorno alla libertà, né dopo tutto sarà concesso.
I giornali francesi e le reti televisive si stanno interrogando, in questi giorni, su una serie di questioni che stanno a cuore ai cittadini, anche perché sono tra quelle destinate a regolare la nostra vita per un bel po’ di tempo, in attesa di un vaccino che assicuri un pieno ritorno alla normalità.
Vediamo alcune delle questioni sulle quali più ci si interroga
Chi non potrà uscire di casa dopo 11 maggio?
Il presidente Macron ha parlato di persone anziane, di malati, di fragili e di persone a rischio. Cosa s’intende?
L’Alto Consiglio della Sanità Pubblica (HCSP) ritiene che per persone rischio d’intendano quelle che rientrano nelle seguenti categorie:
- Persone di età pari o superiore a 70 anni;
- Persone con problemi cardiovascolari (comprensivi di forme gravi di ipertensione e operati al cuore), insufficienza cardiaca, diabetici insulino-dipendenti sbilanciati o con complicazioni secondarie, persone con patologia respiratoria cronica che sono a rischio di scompensarsi durante un'infezione virale, pazienti con insufficienza renale cronica in dialisi, persone con cancro in trattamento, ma anche pazienti con immunosoppressione, infezione da HIV non controllata, pazienti con cirrosi epatica, soggetti con obesità patologica.
Le mascherine diventeranno obbligatorie?
E’ estremamente probabile che sarà obbligatorio indossarle quando si esce e si rischia di venire a contatto con altre persone. Il modello dovrebbe essere quello lavabile di tipo chirurgico. Entro l’11 maggio tutte le famiglie dovrebbero riceverne per essere in grado di utilizzarle. Molti comuni, peraltro, si stanno attrezzando per distribuirle.
Si potrà andare in spiaggia?
E’ una questione complicata, anche se il presidente Macron si è impegnato a delineare nei prossimi quindici giorni una mappa di come sarà la vita quotidiana dei francesi. La questione “mare” è tra quelle che più si pongono, soprattutto per la valenza economica e per l’obiettiva necessità manifestata da molte persone. Inoltre si avvicina la stagione estiva. Al momento ogni attività balneare o di navigazione è stata vietata dalle Prefetture, ma si prospetta un cambio di rotta nelle prossime settimane.
Sarà difficile dire come si svilupperà l’accesso alle spiagge. Questione più semplice per gli stabilimenti balneari che andranno a distanziare gli ombrelloni ed a creare barriere. Problemi meno semplici per le tante spiagge pubbliche dove non è da escludere la presenza di volontari per controllare e limitare gli accessi, sul tipo di quanto avviene già per le manifestazioni pubbliche per rispettare le norme anti terrorismo.
Si potrà andare all’estero per le vacanze?
Nessun problema all’interno dell’area europea dove non è stata limitata la libera circolazione (fatte salve le normative interne ai singoli Stati adottate nei confronti dei propri cittadini e di chi si trova sul suolo nazionale). Difficile invece immaginare un’uscita dal territorio comunitario, sia per la sospensione dei trasporti, sia per le norme di chiusura delle frontiere esterne che ancora sono in vigore. Il Ministero degli Esteri francese ha raccomandato ai cittadini di evitare di uscire dall’area comunitaria, anzi li ha richiamati in patria per meglio affrontare le problematiche sanitarie che potrebbero sempre emergere. Al momento gruppi di camperisti, riportano le cronache, non solo francesi, sono bloccati in Marocco e non riescono a traghettare in Spagna.





