Business - 21 aprile 2020, 08:00

“Riapriamo i ristoranti, almeno a mezzogiorno”, appello al governo in vista dell’11 maggio

Interpellanza al governo della deputata di Menton Alexandra Valetta Ardisson: “In caso di chiusura si genererebbero molti problemi per chi lavora e si rischierebbe di intasare i supermercati che vendono anche cibi precotti”

Ristorante di Cours saleya...nel 2019

Ristorante di Cours saleya...nel 2019

I ristoratori non ci stanno e, per bocca della deputata della quarta circoscrizione delle Alpi Marittime Alexandra Valetta Ardisson, eletta nelle file della “macroniana” LREM, si fanno sentire.

L’11 maggio dovrebbero riaprire le scuole e riavviarsi molte attività, ma non i ristoranti, i bar e gli snack.

Una decisione che non sta bene ai ristoratori che sottolineano come la loro non sia solo un’attività volta al turismo, ma anche a quanti lavorano e, nella pausa per il pranzo, si rivolgono proprio ai loro esercizi.

In caso di chiusura, sottolinea la deputata eletta nella circoscrizione di Menton Villefranche sur Mer e Sospel, si genererebbero molti problemi ai danni di chi lavora, non potendo usufruire dei buoni pasto: si rischierebbe di intasare ancora di più i supermercati che vendono anche cibi precotti.

Un problema anche economico, in considerazione del peso della categoria sia sotto forma di volume di affari, sia sotto il punto di vista dell’occupazione.

La deputata chiede dunque al governo di rimodulare la propria decisione aprendo ai ristoratori: nessun problema, sottolinea, per l’annullamento delle grandi manifestazioni di massa che rischiano di generare trasmissioni di virus, ma i ristoranti, in previsione della stagione turistica, si stanno ormai attrezzando sopprimendo dei tavoli, creando delle distanze e cercando di attuare al meglio la normativa sul distanziamento e sulle barriere sociali.

Di qui la richiesta di apertura, almeno nella fascia del mezzogiorno, in attesa di una completa ripartenza: sarebbe una prima boccata di ossigeno.

E’ vero, sottolinea la deputata de la République en Marche, che lo Stato ha riconosciuto contributo per quanti sono costretti a tenere chiuso, ma buona parte dei ristoratori preferirebbe lavorare.
La signora Alexandra Valetta-Ardisson si è detta convinta di una risposta positiva da parte delle autorità governative.


Beppe Tassone

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