Altre notizie - 07 maggio 2020, 07:00

Riaprono le scuole…ma non in tutti i comuni. Tutto pronto a Cannes, sistemati gli accessi ai bus

Covid 19: Le apparecchiature per i test consegnate anche all’Ospedale di Cannes. Dieci milioni di litri di birra da buttare. I dati dell’epidemia

Ultimi preparativi in una scuola di Menton

Ultimi preparativi in una scuola di Menton

Si attende oggi il via definitivo da parte del governo, ma sembra che tutto sia pronto per la riapertura delle scuole, una “rentrée” quasi estiva, delle materne e delle elementari.
Riunioni un po’ in tutti i comuni, a Nizza Christian Estrosi si è confrontato con i medici dell’Ospedale infantile Lenval e con i dirigenti scolastici per mettere tutto a punto. A Menton grandi pulizie e sanificazioni in tutte le aule.
Nonostante tanti interventi e misure minuziose, pare che solo il 40% delle famiglie invierà i bambini in classe: il rientro è facoltativo e molti temono che le aule possano rivelarsi veicoli di diffusione del virus.
Alcuni comuni hanno deciso di non riaprire, molti sono piccole realtà territoriali, ma vi sono anche località quali Villeneuve Loubet e Vallauris Golfe Juan. Proprio a Villeneuve Loubet, nel corso del Consiglio Municipale il Sindaco Lionnel Luca è andato giù duro: “Lo dico molto solennemente questa sera: il comune di Villeneuve-Loubet non metterà nessuno dei bambini che gli sono affidati nei suoi locali in una situazione di rischio per la salute e, naturalmente, i suoi dipendenti comunali”. A Grasse la data di apertura è stata posposta al 18 maggio.
 
La cifra è davvero notevole: saranno 10 milioni di litri di birra quelli che dovranno essere distrutti a causa dell’epidemia di coronavirus. La chiusura dei bar, dei locali, la cancellazione di fiere e festival si fa sentire anche fra i produttori della popolare bevanda. In Francia se ne producono 22 milioni di litri ogni anno, quella più pregiata, perché non pastorizzata, deve essere consumata entro due e tre mesi. Di qui l’impossibilità di conservare gli stock rimasti invenduti con la chiusura dei locali e la necessità di avviare il prodotto alla distruzione. La cifra di 10 milioni di litri riguarda quella immagazzinata dei negozi e nei luoghi di smercio, non è ancora stato valutato il quantitativo di birra stoccato nei luoghi di produzione che, alla riapertura, dovranno far fronte a notevoli quantitativi di birra non più commercializzabili.

Un po’ dappertutto, in Costa Azzurra, è un gran lavorare in previsione della fine del confinamento prevista per la prossima settimana. Mentre a Nizza si creano piste ciclabili “dal nulla” e si impongono sensi unici, a Cannes strisce azzurre indicano dove si devono fermare i passeggeri in attesa dei mezzi pubblici.  Cartelli sono stati inseriti a bordo dei bus con l’indicazione dell’obbligatorietà della mascherina e di essere forniti di gel idroalcolico. I biglietti dei mezzi pubblici non sono più venduti dai conducenti, ma debbono essere acquistati attraverso les boutiques en ligne.

L'Ospedale Simone Veil di Cannes è il primo nosocomio del Dipartimento delle Alpi Marittime, dopo quello Universitario di Nizza, ad essere stato dotato di un macchinario per lo screening PCR. È stato necessario attendere diverse settimane prima che fosse consegnato in kit di screening, in un quantitativo per il momento contingentato: l’amministrazione municipale sta esplorando altre fonti di approvvigionamento per assicurare una massiccia attività al centro ospedaliero oltre che ai tre test drive in attività sul territorio.
La diagnosi della parte di popolazione maggiormente esposta è iniziata a Cannes secondo una metodologia ben precisa, in grado di assicurare una verifica della situazione epidemica nel territorio e quindi di individuare eventuali nuovi focolai.

Ieri sera sono stati resi noti alcuni dati relativi all’epidemia e altri sono stati oggetto di una conferenza stampa.

Dal 21 gennaio 2020, 137.150 casi di COVID-19 sono stati accertati (+ 14.183 nuovi casi rispetto al 5 maggio), comprensivi di 25.809 decessi (+ 278 rispetto a ieri, di cui + 181 in ospedale), comprensivi dei deceduti nelle case di riposo che sono 12.958. Nelle case di riposo i casi positivi sono 71.548.

Il bollettino della Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur informa che numero delle persone infettate dal coronavirus Covid 19, alla data del 6 maggio, è di 15.542 (+ 334 rispetto al giorno precedente). Resi noti i numeri dei ricoverati in ospedale che sono 1.366 (-29) di cui 195 (- 15) in rianimazione. Il totale dei morti, in ospedale, nella regione è salito a 756 (+ 10).

Nel Dipartimento delle Alpi Marittime, alla data del 6 maggio le persone ricoverate in ospedale sono 194 di cui 21 in rianimazione. Le persone decedute, in ospedale, sono 152 e quelle dimesse 512.

Sempre nel Dipartimento delle Alpi Marittime i “positivi” nelle case di riposo sono 366 e ospedalizzati 106. I decessi di ospiti delle case di riposo sono stati 99 (dei quali 63 nelle strutture e 36 negli ospedali).

Nel Principato di Monaco sono zero i nuovi casi, il totale delle persone positive al Covid-19 é così di 95 delle quali 82 guarite. Le persone ricoverate in ospedale 1 delle quali 1 in rianimazione. Il numero dei deceduti è di 3.  




Beppe Tassone

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