Altre notizie - 17 agosto 2020, 09:00

Eza, Grassa e San Paolo di Venza o preferite Eze, Grasse e Saint Paul de Vence? Ecco l'origine dei nomi di questi comuni

Da quelle parti, inoltre, si e' parlato e si parla ancora, se pur ormai raramente, il figun, un dialetto ligure di ramo intemelio

Eza, Grassa e San Paolo di Venza o preferite Eze, Grasse e Saint Paul de Vence? Ecco l'origine dei nomi di questi comuni

Eza, Grassa e San Paolo di Venza. Nomi desueti che nulla dicono oggi a molti, ma che appartengono storicamente alla Liguria e alle tradizioni italiane. Da quelle parti, inoltre, si e' parlato e si parla ancora, se pur ormai raramente, il figun, un dialetto ligure di ramo intemelio, ma anche ingauno, con filone genovese e presenza di tracce onegliesi, risalenti al XIV secolo (quando, sotto il regno di Renato di Provenza e Napoli, per ripopolare la zona che comprendeva anche Antibo, oggi Antibes, e Biot  giunsero genti delle vallate onegliesi). Ai più sono noti, con i loro nomi francesi, come centri suggestivi della Costa Azzurra, a suo tempo dolorosamente sacrificati dai Savoia, insieme a Nizza e alla sua contea, sull'altare dell'Unità Nazionale del Bel Paese. Il territorio di San Paolo di Venza (oggi Saint Paul de Vence), di Grassa (oggi Grasse)  e di Eza (oggi Eze) ha fatto da sempre parte, tuttavia, della Liguria sotto l'Impero Romano, nel Regno longobardo e nel Regnum Italiae formatosi con Carlo Magno.Fin dall'epoca longobarda nel territorio operarono i monaci bedettini di San Colombano che già avevano fondato nel cuneese l'abbazia di San Dalmazzo di Pedona, nel VII secolo l'abbazia di Taggia e nel VIII secolo a Nizza il monastero di Cimiez. Essi operavano in raccordo e con scambio di merci attraverso i valici con i monaci dell'abbazia dell'isola di Lerino in Provenza, oggi Lerins, che da monaci eremiti avevano accolto in epoca longobarda la regola cenobitica di san Colombano diffondendosi anche fuori dall'isola, sulla costa da Ventimiglia fino a Seborga e fino alla stessa abbazia dell'Isola Gallinara e all'area ingauna, i cui possedimenti si intrecciavano; furono monaci famosi per la cultura, lo studio ed il lavoro, e per la riapertura di vie commerciali, la coltivazione intensiva con nuove tecniche agricole, bonifiche terriere e terrazzamenti, e la conservazione degli alimenti; tutte le fondazioni accoglieranno verso il IX secolo la regola benedettina. Fra il XIII e XIV secolo quei territori furono sotto il dominio dei conti di Provenza, mantenendo una certa autonomia, per poi passare per breve periodo alla Francia.Dal 1388 Saint-Paul, per la sua posizione strategica, divenne una roccaforte di confine per cinque secoli fra la Francia e l'Italia.  Successivamente  la Contea di Nizza con la dedizione di Nizza, appunto del 1388, alla Savoia, vivrà le vicende storiche del Ducato di Savoia e del Regno di Sardegna sino al 1860.  In tale data Nizza (e contado) venne dunque ceduta alla Francia e San Paolo di Venza e tutte le altre cittadine della Contea ne seguirono il destino. Ma non vanno dimenticate le radici liguri che restano  comunque saldamente nella memoria culturale nazionale.  Nel corso del '900 Saint-Paul diviene il luogo di residenza di numerosi artisti. Tra di loro il pittore russo Marc Chagall che vi morì nel 1985, l'attore britannico Donald Pleasence, l'ex bassista dei Rolling Stones Bill Wyman e la coppia Bernard-Henri Lévy e Arielle Dombasle. Grasse, oggi uno dei centri della profumeria mondiale, e così  Eze, località turistica di prestigio, gia' appartenenti allo Stato sabaudo, vennero con Saint Paul de Vence associate, come detto, alla Francia nel 1860, ma mai potremo dimenticare la loro storia, una storia che indica in essi il limite terrestre più antico dell'Italia (e della Liguria), per dirla con Dante. 

Pierluigi Casalino

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