Altre notizie - 22 ottobre 2020, 07:00

Tempesta Alex, le infermiere di Cuneo giungono in elicottero da Nizza. La Valle Roya soffre e i sindaci disertano la riunione dell’Unione dei Comuni (Foto e Video)

Si scruta il cielo, sperando che il tempo tenga, che la neve appena scesa non anticipi un lungo inverno, che si possa ancora avere del tempo per cercare di riparare il riparabile

Il treno in Valle Roya

Il treno in Valle Roya

Come dopo una guerra: a Tende, due passi dall’Italia (…una volta) si arriva solo attraverso alcune piste di collegamento con Limone Piemonte e con passaggi altrettanto precari verso il fondo valle.

Così si scruta il cielo, sperando che il tempo tenga, che la neve appena scesa non anticipi un lungo inverno, che si possa ancora avere del tempo per cercare di riparare il riparabile.

In attesa, al pari di La Brigue, che la ferrovia che collega con Cuneo torni a funzionare e possa trasportare i passeggeri verso l’Italia e che le due località possano sentirsi “ricollegate” col mondo.
Intanto comincia a scarseggiare il combustibile per il riscaldamento, dal gasolio ai pallets: un problema nel problema.

Si è incominciato a parlare di ricostruzione della strada che porta al vecchio tunnel del Col di Tenda, ma occorreranno mesi, se non anni, perché qualcosa di concreto possa vedersi e possa restituire una vita normale a gente di montagna, abituata a convivere ed a confrontarsi con una strada che ogni giorno sopportava il transito di migliaia di vetture dirette verso il mare o il Piemonte e che ora, a tratti, manco esiste più.
Ora tutto è fermo, tutto è difficile, tutto è pesante.

Le immagini comparate del prima e del dopo tempesta Alex che pubblichiamo al fondo di questo articolo (tratte dalle reti sociali) testimoniano come il territorio sia stato stravolto.

Sono le reti sociali, le mail che giungono da amici, le interviste concesse ai giornali a chiarire una situazione che è difficile e, per molti versi, drammatica.

Sulla rete è facile imbattersi in storie nelle quali prevalgono amarezza e delusioni, oltre che rabbia ed impotenza.
Se a Breil sono a +15 dalla tempesta, a Tende siamo solo a + 3”, scrive Nadège Pastorelli sulla sua pagina, dove inserisce anche dei filmati che meritano di essere visti per la loro crudezza.


 
I sindaci dei comuni della Valle Roya, fatta eccezione per quello di Breil Sèbastien Olharan, non erano presenti alla riunione della Communauté d’Agglomération de la Riviera Française: un segnale forte del disagio che si vive in Valle ed anche un colpo di acceleratore nei confronti di quanti sono chiamati ad assumere decisioni.

La notizia più attesa era il destino della linea ferroviaria Cuneo – Nizza che attualmente è interrotta tra Tende e Saint Dalmas: dovrebbe tornare a funzionare a partire dal mese di febbraio 2021 dopo che sarà rimesso in sesto un tratto di circa un chilometro e mezzo comprensivo di un ponte danneggiato.
Ci vorrà, invece, molto più tempo per rivedere la strada che attraversa la Valle pienamente percorribile, il tempo stimato è di 3 anni, ma i dubbi sono tanti, soprattutto per quanto concerne la parte a ridosso del tunnel che porta in Italia.

In un altro filmato, postato su Facebook, la “vita” non certo semplice delle infermiere italiane, tutte residenti in provincia di Cuneo, che lavorano a Tende e che, per recarsi a casa, devono raggiungere, in elicottero, Nizza per poi recarsi a Cuneo utilizzando l’autostrada o il treno attraverso la Riviera ligure fino a Savona.

Queste infermiere, prima della tempesta, lavoravano a meno di 20 chilometri da casa, ora il percorso diviene interminabile.  
 



Beppe Tassone

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