Altre notizie - 18 novembre 2020, 07:00

Nizza, niente Villaggio di Natale, ma sì alle luminarie e negozi aperti

In un messaggio ai nizzardi, Cristian Estrosi ipotizza per il 27 novembre la riapertura dei negozi e chiede regole comuni con il principato di Monaco

Villaggio di Natale a Nizza lo scorso anno

Villaggio di Natale a Nizza lo scorso anno

La situazione migliora a Nizza e nella Métropole, il tasso d’incidenza del Covid 19 su 100mila abitanti è sceso a 266,4 mentre la media nazionale è a 270.
Risultati dovuti anche ad una serie di misure, non accolte con favore da tutti, che hanno di fatto impedito gli assembramenti e facilitato il distanziamento fisico.

Sul far della sera, con un messaggio rivolti ai nizzardi e agli abitanti della Métropole, Christian Estrosi ha voluto “immaginare” il futuro immediato, quello che porterà alle vacanze natalizie e ad un periodo decisivo per i commerci cittadini.

 


Per dodici intensi minuti, con gli occhi fissi sulla telecamera proprio per rivolgersi direttamente e personalmente ad ogni persona che lo stava ascoltando, il Sindaco di Nizza ha rivelato la strategia che sta seguendo perché il 27 novembre vi siano le condizioni per affievolire le misure e dare il via al periodo natalizio, salvando, per quanto è possibile, le feste, la tradizione e i bilanci dei commerci.

Lo fa ricordando la scelta fatta di non chiudere la Promenade (come avvenuto in primavera), ma di togliere panchine e sedie blu, di non sbarrare i parchi, ma di individuare orari privilegiati per le persone anziane, di non annullare il mercato di Liberation, ma di cintarlo e controllarne l’affluenza: ora guarda al futuro.

La notizia, data per scontata dai più, è che non vi sarà il Villaggio di Natale: del resto non sarebbe stato il caso di agevolare gli assembramenti con un luogo cintato, all’interno di un parco, per via dei controlli antiterrorismo dove le persone si spostavano spalla a spalla, spesso, anche involontariamente, toccandosi.
La giustificazione, data dal Sindaco di Nizza indica la determinazione di dare una mano ai commerci.

La città sarà illuminata, le luminarie natalizie saranno, se possibile, ancora più coinvolgenti, l’atmosfera vi sarà tutta, ma non si creeranno concorrenze incomprensibili in una situazione come questa.

Niente villaggio di Natale perché dovranno essere i negozi ed i magazzini, con tutte le misure di distanziamento e di sicurezza possibile, ad essere il punto di attrazione, nessuno chalet, dunque, ma i negozi a ricordare che è Natale.

Sempre sui commerci la richiesta avanzata dal sindaco di Nizza al governo è quella, se reso possibile dalle condizioni sanitarie, di armonizzare le regole con quelle di Monaco.

Il Principato, che confina con la Métropole, ha regole meno stringenti che sono in grado di fare la differenza: le due realtà territoriali hanno moto in comune, dai trasporti alla sinergia tra gli ospedali, poi, sul commercio e sulle regole di vita, la situazione di modifica e questo rende impossibile la concorrenza.

Di qui la richiesta di un’armonizzazione che consenta alla Métropole di mantenersi al livello del Principato di Monaco in un momento decisivo per l’economia, come quello natalizio.


Beppe Tassone

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