Altre notizie - 24 luglio 2021, 07:00

La variante “Delta” preoccupa: il Dipartimento è il quarto in Francia per incidenza

A Nizza stop alla musica sulle spiagge e nei dehors, mentre nel Var e nel Principato di Monaco l’uso della mascherina all’esterno tornano obbligatorie. Nel Principato interessati anche i bambini sopra i 5 anni

Spiagge di Nizza

Spiagge di Nizza

La variante “Delta” mette paura nel Dipartimento delle Alpi Marittime: in Costa Azzurra e sulle Alpi sono tornati in gran numero i turisti.
Le località balneari e quelle montane registrano un afflusso notevole di persone provenienti dalla Francia e un po’ da tutti gli Stati dell’Unione Europea.
Gli arei hanno ripreso a fare scalo all’aeroporto di Nizza e gli hotel registrano un buon tasso di occupazione.

Ma il Covid corre: il tasso d’incidenza dell’infezione segnava ieri quota 255 ogni 100mila abitanti, ben al di sopra dell’asticella di sicurezza posta a quota 200.
Dalla Prefettura, peraltro, smentiscono l’adozione di misure immediate che intervengano sulla vita delle persone limitandone la mobilità: il pass vaccinale è ormai entrato in vigore per accedere agli spazi chiusi quali cinema e musei mentre l’iter legislativo va avanti per rendere stabili le misure da adottare nei confronti di quanti non si sono sottoposti a vaccinazione. Da agosto sarà la volta dei ristoranti e dei bar.

Intanto Christian Estrosi, sindaco di Nizza, starebbe per firmare un’ordinanza che dovrebbe entrare in vigore già stasera o al massimo domani, domenica 25 luglio, che vieta orchestrine e musica nei ristoranti sulle spiagge e nei dehors dei bar in città.

Al momento la “tensione ospedaliera” è all’11%, ma il numero di persone ricoverate nei reparti di rianimazioni del Dipartimento è fermo a 11.
La popolazione delle Alpi Marittime sottoposta a vaccinazione è ormai a quota 60%, anche se  prendono quota le associazioni e i gruppi no vax che organizzano qua e là manifestazioni di protesta che peraltro coinvolgono numeri ridotti di persone, mentre la corsa alla vaccinazione, in previsione della ripresa lavorativa e delle penalizzazioni che ne potrebbero derivare, è costante.

Sono le regioni turistiche francesi quelle dove il tasso d’incidenza dell’infezione è il più alto:  la classifica dei luoghi maggiormente a rischio vede in testa i Pyrénées-Orientales (449), la Haute-Corse (386) et l'Hérault (273) al quarto posto si “piazza”, purtroppo, il Dipartimento delle Alpi Marittime.
Questi i quattro dati dei quali tenere conto alla data di ieri nel Dipartimento:

  • Tensione ospedaliera: 11%
  • Tasso di vaccinazione: 61,28% della popolazione
  • Tasso di positività: 2,7%
  • Tasso d’incidenza per 100mila abitanti: 255.


Attenzione, però, ad allontanarsi dal Dipartimento delle Alpi Marittime.
Nel contiguo Var, il Prefetto ho imposto in 58 comuni del Dipartimento l’obbligo dell’uso della mascherina anche  all’esterno.
Stessa misura da oggi, sabato 24 luglio,  nel Principato di Monaco dove tutte le persone di età superiore a 5 anni dovranno indossare la mascherina all’aperto, fatta eccezione per le sole spiagge.

L’impressione che si ha a Nizza è che la situazione sia, in ogni caso, in rapido deterioramento e che non tarderanno misure aggiuntive da parte del Prefetto per cercare di arginare la situazione e “salvare” le vacanze estive e il turismo.





Beppe Tassone

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