Eventi - 08 settembre 2022, 20:15

Conformista Ribelle, il documentario presentato a Venezia su Franco Zeffirelli

Intervista a Luca Baravalle, ospite alla proiezione della Prima

Conformista Ribelle, il documentario presentato a Venezia su Franco Zeffirelli

La sala Casinò durante la proiezione della Prima. Tra gli spettatori in prima fila: Luca Baravalle, Giuliano Ferrara, Anselma Dell'Olio, Matteo Salvini, Francesca Verdini e Pippo Zeffirelli.

La Prima del tanto atteso docufilm Conformista Ribelle, dedicato all'iconico regista Franco Zeffirelli, in concorso nella sezione Venezia Classici alla 79a  Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è stata proiettata ieri pomeriggio, nella sala Casinò.

Il documentario, diretto e scritto da Anselma Dell’Olio, prodotto da Francesca Verdini, co-prodotto da Pietro Peligra è una produzione La Casa Rossa e Rs Productions in collaborazione con Rai Cinema e il patrocinio della Fondazione Franco Zeffirelli.

Conformista Ribelle racconta il percorso di vita ed arte di un grande e poliedrico regista italiano di classici intramontabili come La bisbetica domata (1967), Romeo e Giulietta (1968) e Un tè con Mussolini (1999), ripercorrendo i momenti più salienti e a volte difficili della carriera del Maestro, dalle sue origini come figlio di ignoti, alla conquista di una grande fama internazionale come regista, art director, pittore, ideatore di cinema, teatro e opera lirica.

Attraverso interviste originali e d’epoca con alcune delle star più acclamate che l’hanno conosciuto e amato e con familiari, amici e i collaboratori più stretti, questo coinvolgente racconto rende omaggio non solo all’artista, ma anche alla persona  in tutte le sue multiformi e anche opposte sfaccettature.

Il suo spirito eclettico si manifesta, infatti, non solo nella sua vasta produzione artistica, ma anche nelle sue scelte politiche, nella sua spiritualità e amore per il mistero, nelle amicizie e nelle proverbiali polemiche con critici avversari. Questo scontro offre un ritratto a tutto tondo, con alti e bassi continui, di un artista che ha promosso e onorato la cultura italiana più alta e più popolare nelle grandi capitali mondiali per molti decenni. 

Tra gli invitati alla Prima, era presente Luca Baravalle, imprenditore piemontese e Presidente dell’omonima Fondazione.

Baravalle, come si sente ad aver assistito di persona a un evento così speciale e importante che celebra un grande artista come Franco Zeffirelli?

È stata un’esperienza bellissima. Venezia durante la Mostra del cinema ha un fascino indescrivibile a parole. Sono sinceramente onorato di aver presenziato alla celebrazione di un uomo che ha dato così tanto alla storia del cinema e alla cultura italiana e non solo.

Cosa l’ha colpita maggiormente di questo documentario?

Ho seguito con interesse una storia che conoscevo poco. Ho potuto comprendere in profondità le varie e diverse sfaccettature di questo artista. Le interviste e i racconti  hanno fatto emergere anche i lati più intimi e poco conosciuti del regista toscano.

Davvero affascinanti le interviste originali e d’epoca con artisti del calibro di Maria Callas, Elizabeth Taylor, Richard Burton e Anna Magnani. 

Toccanti i contributi dei familiari, degli amici e dei collaboratori più stretti grazie ai quali ne emerge il grande affetto e la stima da parte di chi l’ha conosciuto davvero, sul set e nel privato.

Quale aspetto della personalità di Zeffirelli l’ha colpita maggiormente? Cosa Le ha comunicato questo documentario?

Le clip estrapolate dai suoi film, dai documentari e dalle sue opere liriche, i materiali di archivio, le foto e i disegni, hanno reso questo documentario un coinvolgente racconto che rende giustizia alla persona e all’artista. Il film è uno spaccato della vita cinematografica non solo italiana ma anche mondiale di un uomo  “fuori dal tempo”, un artista “rinascimentale del ventesimo secolo”.

Anselma Dell’Olio, grazie a La Casa Rossa, una società di produzione giovane, indipendente e dallo spirito ambientalista,  nata per volontà di Francesca Verdini nel 2009, è riuscita a trasmettere davvero il cuore della cinematografia italiana offrendo uno spaccato reale di un pezzo importantissimo per la storia del cinema.

Conformista Ribelle è destinato a lasciare il segno: una preziosa testimonianza da tramandare anche a chi non ha potuto conoscere quest’uomo geniale, conformista e al tempo stesso ribelle.

cs

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

SU