Sport - 11 settembre 2022, 16:30

F1. Che sfortuna per Leclerc a Monza: un errore dei commissari nega la lotta per la vittoria alla fine, vince Verstappen

Una Safety Car nel finale al posto di una possibile bandiera rossa toglie la possibilità di ultimi giri al cardiopalma. Abu Dhabi 2021 ha influenzato in negativo le scelte fatte in Italia. A perderci è stato lo spettacolo

Foto Ferrari

Tanta sfortuna per la Ferrari e per Charles Leclerc, che si vedono negare la possibilità di giocarsi il Gran Premio d'Italia a Monza negli ultimi giri per un errore della Federazione e dei commissari che potevano regalare uno spettacolo stile Abu Dhabi, prendendo decisioni parecchio influenzate da quel finale di campionato dello scorso anno. Ma è stata comunque una gara ricca di avvenimenti.

In cinque piloti hanno scelto di partire con la gomma soft: tra questi, Leclerc, Russell e Verstappen, che impiega solo quattro giri per salire da settimo a secondo, a mettere il fiato sul collo al monegasco. Al giro 12, Vettel si ritira provocando una Virtual Safety Car: la Ferrari ne approfitta con Leclerc che passa su gomma media, perdendo però qualche secondo per la Virtual che viene tolta mentre il numero sedici deve ancora uscire dalla pit lane, permettendo a Verstappen di guadagnare qualcosa nel distacco sulla rossa.

 

Verstappen cambia gomma a metà gara, Leclerc ritorna alla soft a venti giri dalla fine: ma soft e media non hanno grande variazione di prestazioni, e quindi si prosegue con il monegasco all'inseguimento dell'olandese fino al giro 48 di 53, con Ricciardo che si pianta in mezzo alla pista innescando una Safety Car: i primi tre, Verstappen, Leclerc e Russell a montare gomma soft per un rush finale che non ha tempo di consumarsi, visto che spostare la McLaren richiede più tempo del previsto, e il Gran Premio d'Italia termina sotto Safety Car con Verstappen, Leclerc e Russell in quest'ordine sul podio.

È stato spettacolo comunque, ma una bandiera rossa nel finale al posto della Safety Car avrebbe consentito di vivere una manciata di giri dove tutto si sarebbe deciso dopo uno splendido show.

Federico Bruzzese