Business - 05 aprile 2023, 20:46

Quando puoi rinnovare la cessione del quinto? Ecco le regole

La cessione del quinto è un prestito molto vantaggioso

Quando puoi rinnovare la cessione del quinto? Ecco le regole

La cessione del quinto è un prestito molto vantaggioso, grazie al tasso fisso agevolato, a cui sempre più persone sono interessate. Ad accedervi, però, possono essere esclusivamente i pensionati (esclusa la pensione sociale) e i dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

Tra le caratteristiche che rendono la cessione del quinto un prodotto finanziario unico c’è la possibilità di rinnovare il prestito mantenendo una sola trattenuta. In questo articolo approfondiremo proprio il rinnovo della cessione del quinto.

Il rinnovo della cessione del quinto

Il rinnovo della cessione del quinto è un’opportunità particolarmente interessante perché ti consente di:

●     ottenere nuova liquidità senza dover fornire nessuna motivazione. La cessione del quinto, infatti, rientra tra i prestiti non finalizzati

●     ridurre la rata mensile di rimborso, che magari nel tempo potrebbe essere diventata troppo pesante sul tuo bilancio familiare

●     rinegoziare il prestito a condizioni migliori rispetto alla cessione del quinto originale. Infatti, i tassi di interesse possono variare in modo molto significativo nel tempo. Se quando hai sottoscritto il contratto di cessione del quinto i tassi erano alti, con il rinnovo potresti andare a ridurre i costi totali del finanziamento

●     ai pensionati è riservata la convenzione con l’Istituto Previdenziale INPS che garantisce loro di accedere a un tasso super agevolato

Per rinnovare la cessione e garantirsi questi vantaggi, però, è necessario rispettare delle tempistiche precise.

Quando si può rinnovare la cessione del quinto?

Secondo la normativa vigente, che tutte le banche e società finanziarie sono tenute a rispettare, la cessione del quinto si può rinnovare dopo aver pagato ⅖ del piano di ammortamento originario.

Se la durata del prestito è compresa tra i 24 e i 60 mesi è possibile rinnovare in anticipo, in qualsiasi momento. In questo caso, però, c’è una condizione particolare da rispettare: la nuova cessione dovrà obbligatoriamente avere una durata di 120 mesi, ovvero quella massima prevista per questo tipo di finanziamento.

Se la tua cessione è compresa tra i 24 e i 60 mesi, ma hai già pagato i ⅖ del prestito la puoi rinnovare per la durata che preferisci.

Se, invece, la durata della cessione originale è superiore ai 60 mesi, devi necessariamente attendere di aver pagato i ⅖ del piano di ammortamento prima di poter richiedere un rinnovo.

Chi può rinnovare la cessione del quinto?

In linea generale, tutti coloro che hanno la cessione del quinto possono presentare una richiesta di rinnovo. Però potresti vedere la tua pratica rifiutata se nel frattempo la tua situazione è cambiata, per esempio:

  1. hai superato gli 85 anni, oltre questa età non si può più richiedere la cessione del quinto
  2. hai una nuova patologia grave, in quanto il prestito è assicurato. In presenza di determinate malattie come quelle cardiache e oncologiche purtroppo le assicurazioni non danno il loro benestare e gli Istituti di Credito non possono concedere il finanziamento

Con chi rinnovare la cessione del quinto?

Puoi rinnovare il prestito con l’Istituto di Credito che preferisci, non necessariamente quello con cui hai la cessione in corso. Di solito il preventivo è gratuito e senza impegno: ti consigliamo di valutare almeno tre società finanziarie per scegliere la proposta più adatta alla tua esigenze. Tieni comunque in considerazione che dietro a un preventivo c’è molto lavoro quindi se sai già che non sei davvero interessato dovresti evitare di richiederlo.

Ricordiamo infine che il rinnovo mantiene le stesse peculiarità della cessione del quinto originale, ovvero:

●     la rata mensile, già comprensiva di tutte le spese, viene prelevata direttamente dalla pensione o dalla busta paga

●     la rata non potrà superare il quinto del reddito netto mensile

●     può coesistere con altri finanziamenti in corso (es. prestito personale), se non ci sono situazioni di sovraindebitamento

●     non ti sarà mai richiesto un garante

●     la copertura assicurativa si attiva in caso di premorienza o perdita di lavoro (quest’ultimo chiaramente per i soli dipendenti)

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