Immobiliare - 12 aprile 2023, 08:00

Contratti di convivenza, un'opportunità

Ogni mercoledì Montecarlonews dedica un articolo al settore immobiliare, perché essere informati è meglio. Una rubrica al “vostro servizio”

Grasse, panorama

Grasse, panorama

Giovani, studenti, stagisti, lavoratori, purché di età inferiore ai 30 anni, hanno la possibilità di stipulare contratti di convivenza abitativa con proprietari (o affittuari) purché di età superiore ai 60 anni.

E’ una norma abbastanza in uso in Francia che viene incontro alle esigenze abitative dei giovani, anche sotto il profilo della pigione da corrispondere.

Innanzi tutto non è necessario che ad affittare il proprio appartamento (purché destinato ad abitazione principale) sia il solo proprietario, può anche essere l’affittuario: in questo caso ha l’obbligo di informare il padrone di casa, che non si può opporsi, ben diversamente dal caso di sub locazione normale.

Perché si possa attivare una convivenza abitativa non è necessario solo soddisfare alle due esigenze anagrafiche (sotto i 30 anni il primo, sopra i 60 il secondo) ma anche altre a partire dal contratto che deve contenere alcuni elementi obbligatori e non derogabili:

  • La durata della convivenza (che può anche essere di un anno intero);
  • Il corrispettivo finanziario;
  • L'elenco dei piccoli servizi che il giovane inquilino deve eseguire e che, in ogni caso, non lo equiparano ad un lavoratore domestico.


Su quest’ultimo elemento occorre essere particolarmente analitici: il contratto deve essere esplicito e analitico, non dare luogo a dubbi interpretativi e chiarire cosa debba assicurare il giovane.
In particolare servizi quali la presenza di notte (indicando il numero di notti il mese), l’aiuto nell’utilizzare strumenti digitali, l’accompagnamento di animali domestici, il diritto a ricevere persone in camera o il numero di pasti da consumare insieme nell’arco del mese.

I vantaggi sono evidenti per entrambe le parti: chi affitta l’alloggio sarà esonerato dal pagamento delle tasse sul reddito proveniente dalla locazione, mentre il giovane potrà ottenere l’aiuto abitativo personalizzato (APL).

Se il padrone di casa possiede un alloggio particolarmente ampio potrà affittare anche più stanze contemporaneamente a più giovani.



Beppe Tassone

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