Ecco tutti gli appuntamenti di sabato 16 settembre del MiTo Settembre Musica in programma a Torino.
Alle ore 17 al Tempio Valdese ROMA
Nei primi anni del Settecento Händel scende nel nostro Paese, dove compone ma soprattutto ascolta, studia, imita lo stile italiano. E Roma, con la magnificenza dell’ambiente artistico che ruota intorno al Papa, diventa feconda di stimoli e opportunità.
Georg Friedrich Händel
Sinfonia in si bemolle maggiore per archi HWV 339
Aria (Hornpipe) in do minore HWV 355
Allegro in sol maggiore HWV 340
Cantata per soprano e orchestra HWV 99 “Da quel giorno fatale”
Orchestra dell'Accademia del Santo Spirito
Luca Ronzitti, direttore e clavicembalo
Stefanie Steger, soprano
In collaborazione con Accademia del Santo Spirito Ingresso € 7
L’ Accademia del Santo Spirito di Torino, fondata nel febbraio del 1985 da un gruppo di appassionati professionisti e musicisti, ha sede presso la settecentesca Chiesa dello Spirito Santo nel centro storico di Torino. La direzione artistica è affidata a Luca Ronzitti. Per statuto e vocazione l’Accademia si dedica allo studio e alla valorizzazione del patrimonio musicale cinquesettecentesco, non soltanto attraverso le esecuzioni, condotte con criteri filologici, delle pagine più note di tale repertorio, ma anche attraverso la ricerca, l’edizione e la presentazione al pubblico – spesso per la prima volta in epoca moderna – di opere ingiustamente dimenticate, quali il David di Scarlatti, il San Giovanni Battista di Stradella e la Passione di Caldara. Particolare attenzione viene dedicata fin dalla fondazione alla ricerca, allo studio e alla valorizzazione delle opere composte dai musicisti attivi presso la cappella di corte sabauda, di cui sono state presentate numerose prime esecuzioni moderne. Tale impegno è documentato da un repertorio che annovera composizioni di oltre 170 autori, principalmente italiani. Attraverso concorsi e selezioni, l’Accademia è giunta alla formazione di un gruppo di cantanti solisti, di un coro e di un’orchestra composta da giovani strumentisti che operano nel campo della musica barocca con strumenti originali, tornati a svolgere attività in Italia dopo essersi specializzati nei più importanti centri musicali europei. Fin dalla fondazione l’Accademia è stata invitata a partecipare a tutte le edizioni di Torino SettembreMusica. Nel 2007 e stata l’unica associazione torinese a prendere parte alla prima edizione di MITO SettembreMusica. I suoi complessi hanno svolto un’intensa attività concertistica nell’ambito della musica barocca, guidati da direttori quali Sergio Balestracci, Frieder Bernius, Filippo Maria Bressan, Ottavio Dantone, Lorenzo Ghielmi, Kay Johannsen, Robert King, Jean-Claude
Malgoire, Pál Németh, Simon Preston, Jos van Veldhoven. Dal 2020 organizza il Turin Baroque Music Festival, che nel segno del repertorio musicale dei secoli XVII e XVIII riunisce alcuni dei più noti e apprezzati musicisti europei negli edifici barocchi più importanti di Torino.
Nato nel 1989, Luca Ronzitti intraprende presto lo studio dell’organo sotto la guida di Andrea Banaudi e del clavicembalo con Maurizio Fornero. Parallelamente agli studi classici e conseguita la laurea in psicologia, studia composizione presso il Conservatorio di Torino, prima con Daniele Bertotto poi con Orazio Mula, e clavicembalo con Giorgio Tabacco e Francesca Lanfranco, laureandosi con il massimo dei voti. Approfondisce lo studio della musica antica e barocca partecipando a seminari e corsi di interpretazione, in particolare con Luigi Ferdinando Tagliavini, Chiara Massini, Pablo Valetti, Jean Tubéry, Francesco Corti, Evangelina Mascardi e Stefania
Neonato. Frequenta i corsi organizzati dall’Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano a Cremona e Venezia e consegue il Diploma of Advanced Studies in canto gregoriano, paleografia e semiologia presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, dove fa parte della Schola gregoriana More Antiquo. Collabora attivamente con numerose realtà musicali torinesi e piemontesi tra cui l’Accademia dei Solinghi, il Coro Maghini, l’Orchestra Filarmonica del Teatro Regio e la Cappella Musicale della Cattedrale di Vercelli. È attivo in campo musicologico, occupandosi della trascrizione e revisione di partiture inedite, specialmente del periodo barocco e classico in area piemontese. Ha diretto il Coro “Francesco Tamagno” con il quale ha collaborato con l’Orchestra Bruni di Cuneo, l’Orchestre des Alpes de la Mer di Nizza e l’OSN Rai. Dal 2016 è e docente di canto gregoriano presso la Scuola Diocesana di Musica Sacra di Vercelli; è responsabile dell’area didattica e componente del consiglio direttivo della Società Bachiana Italiana dalla sua fondazione. Dal 2022 è direttore artistico dell’Accademia del Santo Spirito.
Nata e cresciuta in Alto Adige, il soprano Stefanie Steger riceve la sua formazione musicale presso il Conservatorio di Innsbruck, il Mozarteum di Salisburgo e la Schola Cantorum Basiliensis e frequenta corsi di formazione sotto la guida di Andreas Scholl, Sara Mingardo, Andrea Marcon, Margreet Honig, Henriette Meyer-Ravenstein e Lucile Villeneuve-Evans. Vincitrice del Concorso Lang di Vienna, Stefanie Steger è stata semifinalista all’International Mozart Competition a
Salisburgo, all’International Cesti Competition e finalista in Svizzera al Hallwyl Opera Competition.
Ha lavorato sotto la direzione musicale di alcuni dei più importanti musicisti del nostro tempo quali
René Jacobs, Roger Norrington, Andrea Marcon, Hiro Kurosaki, Dorothee Oberlinger e Florian Birsak. È membro stabile della Südtiroler Operettenspiele dove è già stato possibile ascoltarla nelle vesti di Lisa (Gräfin Marzia), Adele (Die Fledermaus) e Christel von der Post (Der Vogelhändler). Oltre alla carriera di musicista, Stefanie Steger si dedica all’insegnamento del canto presso il Liceo Pedagogico di Brunico. Nel 2014 è stato pubblicato il cd Klopstocklieder che ha prodotto insieme al suo ex maestro Wolfgang Holzmair e 2022 è stato pubblicato il cd Musikalische Academie 1855.
Alle ore 20 al Conservatorio DUE CAPOLAVORI SULLA SENNA
Quello di Bryce Dessner – compositore americano trasferitosi a Parigi – è l’unico concerto per due pianoforti e orchestra scritto negli ultimi anni che sta entrando davvero in repertorio: d’altronde si tratta di un capolavoro. Così come un capolavoro è la sinfonia che a Parigi scrisse Mozart, inseguendo in Francia una consacrazione che, a sorpresa, non riuscì a trovare.
Wolfgang Amadeus Mozart
Gavotta e Andante da “Les petits riens” K. 299b
Bryce Dessner
Concerto per due pianoforti e orchestra
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 31 “Parigi” K. 297
Orchestra Filarmonica di Torino Giampaolo Pretto, direttore
Katia e Marielle Labèque, pianoforti
In collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino
BIGLIETTI ESAURITI
L’ Orchestra Filarmonica di Torino è nata nell’aprile 1992 e da quell’anno realizza presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino una propria stagione concertistica. Protagonisti centrali della programmazione, concepita in modo che ogni concerto sia un evento speciale sviluppato attorno a uno specifico tema, sono sia i grandi capolavori, con un repertorio che spazia dal Barocco al Novecento, sia brani di più rara esecuzione. Grande attenzione è inoltre dedicata alla musica del presente, spesso appositamente commissionata. L’interesse per le più aggiornate prassi esecutive e la definizione dei dettagli che tale repertorio acquista quando viene eseguito da un organico cameristico fanno dell’Orchestra Filarmonica di Torino una realtà unica, che ha nel tempo consolidato una marcata riconoscibilità. L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino ha visto la realizzazione di numerose collaborazioni con prestigiosi direttori e solisti: dal 2016 il direttore musicale è Giampaolo Pretto. Negli ultimi anni, l’OFT ha inoltre collaborato con direttori quali Alessandro Cadario, Federico Maria Sardelli, Zahia Ziouani, Tito Ceccherini, Daniele Rustioni,
Filippo Maria Bressan, Nathan Brock e con solisti di fama internazionale tra i quali Marco Rizzi,
Massimo Quarta, Simonide Braconi, Enrico Dindo, David Greilsammer, Benedetto Lupo, Mario Brunello. È stata protagonista, insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e al Teatro Regio, dei Festival Estivi organizzati dalla Città di Torino e dalla Fondazione per la Cultura Torino; è inoltre ospite da anni di importanti stagioni quali quella del Teatro Olimpico di Vicenza, dell’Orchestra di Padova e del Veneto, dello Stradivari Festival di Cremona. Le sue incisioni sono edite da Naxos,
Decca, Claves, Victor, RS e Stradivarius. L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino; opera con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo ed è sostenuta dalla Fondazione CRT e da altri sponsor privati, tra i quali Lavazza e Studio Torta di Torino.
Giampaolo Pretto è direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Torino dal 2016. Si è formato come direttore alla Scuola di Musica di Fiesole nell’arco di quasi vent’anni di docenza dell’Orchestra Giovanile Italiana, divenendone maestro preparatore dal 2012 al 2018 e dirigendola in numerose importanti produzioni. Diplomato in flauto e composizione ai Conservatori di Verona e Torino, ha studiato direzione con Piero Bellugi. Dal 2009 a oggi è salito sul podio di diverse compagini quali Teatro Petruzzelli di Bari, Sinfonica Abruzzese, Wuhan Philharmonic, Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, Unimi di Milano, OPV a Padova, Toscanini di Parma. Ha diretto per ben tre volte di seguito (2016-2018) il concerto di Capodanno all’Opera di Firenze, nonché numerose trasmissioni su Rai Radio3 per MITO SettembreMusica con l’OFT. Ha diretto molte prime italiane, tra cui i Quattro preludi e fughe di Bach/Stravinskij, Feux d’artifice di Connesson, il Concerto per viola di
Jennifer Higdon, Nahe fern di Rihm, oltre a brani di Battistelli, Campogrande, Colasanti, Glass,
Mintzer, Pärt. Ha accompagnato in numerosi concerti e festival solisti del calibro di Gabriela
Montero, Enrico Dindo, Andrea Lucchesini, Chloe Mun, Benedetto Lupo, Suyoen Kim, Signum
Quartet, Nils Mönkemeyer, Alexander Malofeev. Nel 2021 il debutto con l’Orchestra del Teatro
Filarmonico di Verona e nella prima assoluta dell’opera La notte di San Nicola di Nicola
Campogrande sul podio del Petruzzelli. Assegnatario di molti premi e riconoscimenti, tra cui il Barison nel 1987, il Siebaneck-Abbiati nel 2003 (col Quintetto Bibiena), il Pressenda nel 2008, è impegnato anche come compositore (Concerto per flauto, cello e orchestra d’archi Nine Rooms, quartetto A flat, concerto per clarinetto e orchestra Per quelli che volano, Tre d’amore per orchestra da camera). Il canale televisivo Classica di Sky gli ha dedicato due approfonditi ritratti per le serie “I notevoli” e “Contrappunti”.
Katia e Marielle Labèque già in tenera età hanno conquistato la fama internazionale con l’incisione della Rapsodia in Blu di Gershwin (uno dei primi dischi d’oro della musica classica). Da allora sono protagoniste di una carriera straordinaria con concerti in tutto il mondo. Ospiti regolari delle orchestre più prestigiose, hanno suonato, fra l’altro, con i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra Sinfonica della Bayerischer Rundfunk, le Orchestre Sinfoniche di Boston, Chicago e Cleveland, la
Gewandhausorchester di Lipsia, la London Symphony Orchestra e la London Philharmonic Orchestra, i Wiener Philharmoniker e l’Orchestra Filarmonica della Scala. Fra i direttori con cui hanno collaborato si annoverano Semyon Bychkov, Sir Colin Davis, Gustavo Dudamel, Charles Dutoit, Sir John Eliot Gardiner, Kristjan e Paavo Jarvi, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Esa-Pekka Salonen, Leonard Slatkin e Michael Tilson-Thomas. Katia e Marielle Labèque suonano spesso anche con complessi di musica barocca fra cui The English Baroque Soloists il Giardino Armonico, Musica Antiqua con Reinhard Goebel. Hanno inoltre avuto il previlegio di lavorare con molti importanti compositori fra cui Luis Andriessen, Luciano Berio, Pierre Boulez, Philip Glass, Osvaldo Golijov, Gyorgy Ligeti e Olivier Messiaen. Presenti sui palcoscenici delle sale da concerto e festival del mondo, Katia e Marielle Labèque hanno suonato, fra l’altro, al Muskverein di Vienna, alla Musikhalle di Amburgo, alla Philharmonie di Monaco di Baviera, alla Carnegie Hall, alla Scala, alla Philharmonie di Berlino e ai Festival di Blossom, Hollywood Bowl, Lucerna, Ludwigsburg, Mostly Mozart, BBC Proms, Ravinia, Ruhr, Tanglewood e Salisburgo. Più di 33.000 persone erano presenti al concerto della Waldbühne Berlin, diretto da Sir Simon Rattle con i Berliner
Philharmoniker, disponibile ora su dvd Medici. Per la loro personale etichetta KML Recordings nel 2014 hanno pubblicato Sisters con una selezione di musiche appartenenti alle loro vite personali e professionali. Inoltre è uscita una riedizione di due cd del loro album Minimalist Dream House e un cd con la Sagra della primavera.
Alle ore 21 al teatro Provvidenza IL PIANOFORTE DI BRAHMS
Dà un senso di pienezza, la musica pianistica di Brahms. Persino quando si assottiglia, quando chiede all’interprete di accarezzare i tasti, mantiene la propria meravigliosa generosità. Come si può ascoltare in questo concerto.
Johannes Brahms
Undici Variazioni per pianoforte su un tema originale in re maggiore op. 21 n. 1
3 intermezzi per pianoforte op. 117
6 pezzi op. 118
Enrico Pace, pianoforte
Posto unico numerato € 7
Nato a Rimini, Enrico Pace ha studiato con Franco Scala al Conservatorio di Pesaro, dove si è diplomato anche in composizione e direzione d’orchestra. Si è perfezionato all’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola e poi con Jacques de Tiège. Dopo la vittoria al Concorso Internazionale Franz Liszt di Utrecht nel 1989 si è esibito in tutto il mondo con orchestre prestigiose come Concertgebouworkest, Bamberger Symphoniker, BBC Philharmonic Orchestra, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Rotterdam Philharmonic, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, orchestre sinfoniche di Sydney e Melbourne, MDR-Sinfonieorchester di Lipsia, Camerata Salzburg, Filarmonica Arturo Toscanini di Parma. Enrico Pace ha suonato con numerosi direttori d’orchestra fra cui spiccano Roberto Benzi, Gianandrea Noseda, Zoltán Kocsis, Mark Elder, Vassily Sinaisky, Andrey Boreyko, Eliahu Inbal, Jan Latham-Koenig, Walter Weller e
Antoni Wit. Ha inoltre collaborato con violinisti del calibro di Leonidas Kavakos, Frank Peter Zimmermann, Akiko Suwanai e Liza Ferschtman e con il violoncellista Sung-Won Yang, esibendosi con loro in Europa, Stati Uniti e Asia (ad esempio il ciclo di Sonate di Beethoven con Kavakos, le
Sonate di Bach con Frank Peter Zimmermann). Con Matthias Goerne ha portato lo
Schwanengesang di Schubert alla Scala di Milano. Altri partner nel campo della musica da camera includono il violoncellista Daniel Müller-Schott, la clarinettista Sharon Kam, il pianista Igor Roma, la cornista Marie Luise Neunecker, il Keller Quartett, il RTÉ Vanbrugh Quartet e il Quartetto Prometeo. Come solista si è esibito in sale come Concertgebouw di Amsterdam e Herkulessaal di Monaco. Con Leonidas Kavakos e il violoncellista Patrick Demenga ha registrato i Trii per pianoforte di Mendelssohn (Sony Classical). La sua integrale delle Sonate di Beethoven con Kavakos è stata pubblicata da Decca Classics ed è stata nominata per un Grammy Award. Con Frank Peter Zimmermann ha registrato la Sonata n. 2 di Busoni e le sei Sonate per violino e pianoforte di Bach per Sony Classical. Nel 2011 Piano Classics ha pubblicato la sua incisione degli Années de pèlerinage “Suisse” e “Italie” di Liszt.
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