Business - 08 aprile 2024, 13:12

Inter'Act a Monaco: i rifugiati testimoniano il ruolo dello sport come leva di sviluppo e di pace

Gli studenti dell'ultimo anno di FANB e diversi sportivi rifugiati si sono incontrati attorno al tema "Lo sport: un vettore di pace, di legame sociale e di integrazione"

Inter'Act a Monaco: i rifugiati testimoniano il ruolo dello sport come leva di sviluppo e di pace

Venerdì 5 aprile, alla vigilia della Giornata internazionale dello sport al servizio del sviluppo e della pace, alunni dell'istituzione François d'Assisi-Nicolas Barré (FANB) e sportivi rifugiati hanno potuto scambiare durante un colloquio «INTER'ACT» organizzato dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e dalla Direzione della Cooperazione internazionale (DCI).

Alla presenza di Isabelle Rosabrunetto, Direttore Generale del Dipartimento delle Relazioni Esterne e della Cooperazione, gli studenti dell'ultimo anno di FANB e diversi sportivi rifugiati che vivono nel Principato si sono incontrati attorno al tema «Lo sport: un vettore di pace, di legame sociale e di integrazione».

La volontà era da un lato di sensibilizzare gli studenti sulla situazione dei rifugiati e degli sfollati forzati in tutto il mondo, di far evolvere lo sguardo sullo status di rifugiato, ma anche di scambiare lo sport come leva di sviluppo, di solidarietà e di pace.

Il colloquio, concepito come un momento di scambio e di dibattito, è stato scandito da tempi diversi: una presentazione preliminare dell'UNHCR, che ha affrontato i concetti di crisi umanitaria e di sfollamento forzato, ha lasciato il posto a un tempo di condivisione privilegiato con tre relatori sportivi rifugiati, nonché un rappresentante dell'Organismo di Solidarietà Internazionale (OSI) monegasco Peace and Sport, che ha presentato il programma «Live Together», istituito per sei anni nel campo profughi di Zaatari in Giordania.

Gli studenti dell'ultimo anno, che erano anche rappresentati nel panel da due delegati, hanno poi potuto porre le loro domande ai diversi oratori, per quanto riguarda il loro impegno per lo sport.

Fanoos ha condiviso la sua esperienza come ex membro della squadra femminile di calcio in Afghanistan, mentre Ammar è tornato al suo percorso e alla sua formazione di allenatore sportivo.

Boubacar ha infine ricordato il suo impegno associativo e cittadino nei confronti degli esiliati.

A monte del convegno, gli studenti di FANB hanno anche potuto gustare un pasto preparato da un capo rifugiato con le squadre di ristorazione scolastica del Liceo, vale a dire un Thiéboudiène, piatto tradizionale del suo paese d'origine, il Senegal.

Si ricorda che il tema dei rifugiati e degli sfollati è uno degli approcci trasversali della Cooperazione monegasca.

A dimostrazione di questo forte impegno, dal 2020 Monaco è il primo donatore pro capite dell'UNHCR. Come ha ricordato la signora Rosabrunetto, «allo sforzo finanziario, ci sforziamo di unire lo sforzo di sensibilizzazione alla situazione degli sfollati e rifugiati presso il grande pubblico, e più in particolare degli alunni scolarizzati nel Principato». 

Cesare Mandrile

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