Passione, competenza, preparazione. Sono le qualità di 17 milioni di volontari che operano in tutto il mondo, oltre 160 mila dei quali in Italia, in prima linea sempre, ovunque e per chiunque si trovi in una condizione di difficoltà.
E l’8 maggio, nella Giornata internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, è doveroso riconoscere l’impegno attivo di donne e uomini che quotidianamente donano il loro tempo e il loro aiuto a chi è più svantaggiato, accendendo un faro di speranza.
La ricorrenza è fissata in onore del fondatore del Movimento Internazionale della Croce Rossa, Henry Dunant, padre dell’umanitarismo moderno e primo Premio Nobel per la Pace, nato in questo giorno del 1828.
È inoltre una ricorrenza che vuole ricordare i 7 principi fondamentali che guidano l’operato dei volontari (Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità, Universalità) e un’occasione per sottolineare la forza dell’unione tra persone che aiutano persone, sia durante le emergenze più visibili sia nel silenzio della vita quotidiana.
Il movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa costituisce la più grande organizzazione umanitaria del mondo. Nel corso della sua storia, iniziata nel lontano 1863, l’attività internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è stata insignita di 3 Premi Nobel per la Pace, nel 1917, 1944 e 1963.





