Altre notizie - 19 maggio 2025, 08:00

Doliprane, svolta americana: Sanofi vende metà di Opella al fondo CD&R

L’azienda farmaceutica francese incassa 10 miliardi di euro cedendo il 50% della sua filiale che produce il farmaco più prescritto in Francia. Sindacati in allarme: “Ignorate le richieste dei lavoratori”

Doliprane, svolta americana: Sanofi vende metà di Opella al fondo CD&R

Il Doliprane, il farmaco più prescritto in Francia, passa parzialmente sotto controllo statunitense.

Sanofi ha ufficializzato la cessione del 50% della sua filiale Opella, produttrice del celebre analgesico e antipiretico, al fondo d'investimento americano Clayton, Dubilier & Rice (CD&R).

L'operazione, annunciata lo scorso ottobre e al centro di numerose polemiche politiche e sindacali, è stata confermata mercoledì pomeriggio, alla vigilia dell’assemblea generale degli azionisti del colosso farmaceutico.

Con questa mossa, Opella diventa una società indipendente, anche se Sanofi manterrà una quota del 48,2%.

La filiale commercializza non solo il Doliprane, ma anche una vasta gamma di prodotti da banco: integratori, vitamine, minerali e altri trattamenti senza obbligo di prescrizione.

Il presidente del consiglio d’amministrazione di Sanofi, l’ex banchiere Frédéric Oudéa, ha sottolineato che la cessione ha fruttato ben 10 miliardi di euro al gruppo francese. Ma l’operazione non è stata accolta con favore da tutti.

«Siamo davvero esasperati, perché è evidente che non c’è alcuna considerazione per le richieste dei lavoratori», ha denunciato Fabien Mallet, sindacalista CGT all’interno dell’azienda.

«In pratica scopriamo che il direttore generale di Sanofi Paul Hudson riceverà un aumento di stipendio, mentre si continua a percorrere una strada che non funziona».

L’accordo tra Sanofi e CD&R rappresenta un ulteriore passo nella strategia del gruppo francese di focalizzarsi sul core business farmaceutico, ma solleva interrogativi sull’autonomia industriale nazionale e sulla tutela dei lavoratori in un settore strategico come quello sanitario.




Beppe Tassone

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