In mezzo al rombo dei motori e al glamour del weekend più atteso del Principato, c’è spazio anche per la solidarietà. Da 14 anni, grazie all’impegno dell’associazione Monaco Liver Disorder (MLD) e al sostegno di preziosi partner, una trentina di bambini affetti da gravi patologie epatiche vive una giornata di pura magia: assistere dal vivo alle prove libere del Gran Premio di Formula 1 di Monaco, da una terrazza con vista privilegiata sul Quai Albert Ier.
Venerdì 23 maggio, in tarda mattinata, il Principe Alberto II e la Principessa Charlène hanno voluto essere presenti per incontrare i piccoli ospiti, scambiare con loro parole e sorrisi, portando un messaggio di vicinanza e attenzione. Un momento toccante e autentico, che ha dato ancora più valore all’iniziativa.
Fondata nel 2011 da Carla Fadoul Shechter, l’associazione MLD è attiva nella lotta contro le malattie epatiche pediatriche rare, come l’atrèsia delle vie biliari. Ma il suo lavoro va ben oltre la dimensione clinica: MLD accompagna le famiglie nei momenti più difficili, offrendo supporto morale, logistico e umano durante le fasi di diagnosi, cura e ospedalizzazione. L’associazione si impegna anche nella sensibilizzazione sul tema del dono di organi, fondamentale per salvare la vita di molti piccoli pazienti.
Nel contesto spettacolare del GP di Monaco, la presenza di questi bambini ha riportato l’attenzione su ciò che davvero conta: la vita, la speranza e la forza dei più fragili. Un messaggio forte, che corre veloce come una monoposto, ma lascia un segno ben più profondo.





