Politica - 17 giugno 2025, 19:00

L’appello che cambiò la storia: Nizza celebra l’85° anniversario del messaggio del generale de Gaulle

Il 18 giugno 1940 de Gaulle chiamò i francesi alla resistenza contro il nazismo. A Nizza una cerimonia per ricordare le origini della Francia Libera e il coraggio di chi non si arrese

L’appello che cambiò la storia: Nizza celebra l’85° anniversario del messaggio del generale de Gaulle

Il 18 giugno 2025, alle ore 17, Place du Général de Gaulle ospiterà una cerimonia solenne per commemorare l’85° anniversario dell’appello lanciato da Charles de Gaulle alla radio di Londra nel 1940. 

Un momento carico di significato per la memoria collettiva francese, che vedrà la partecipazione del prefetto delle Alpi Marittime Laurent Hottiaux, del sindaco di Nizza Christian Estrosi e della colonnella Gwennola Colleter, delegata militare dipartimentale.

L’appello del 18 giugno 1940 è considerato l’atto fondativo della Francia Libera.

In quel momento drammatico della Seconda guerra mondiale, quando la sconfitta sembrava imminente e il governo francese si accingeva a firmare l’armistizio con la Germania nazista, un generale pressoché sconosciuto trovò la forza di alzare la voce da Londra e di lanciare un messaggio di speranza e resistenza: «La fiamma della resistenza francese non deve spegnersi e non si spegnerà».



Il contesto storico: la disfatta e la scelta
Nel giugno 1940, la Francia era in ginocchio. Dopo l’attacco fulmineo dell’esercito tedesco iniziato il 10 maggio, i carri armati e l’aviazione del Reich avevano sfondato le linee francesi.

Il 14 giugno i nazisti sfilavano a Parigi, mentre milioni di civili fuggivano verso sud. Il governo si rifugiava a Bordeaux.

Charles de Gaulle, allora colonnello e da poco nominato generale di brigata a titolo temporaneo, era entrato il 5 giugno nel governo di Paul Reynaud come sottosegretario alla Difesa.

Il 16 giugno venne inviato a Londra per chiedere supporto militare al Regno Unito. Quando tornò in Francia, trovò Reynaud dimissionario e sostituito dal maresciallo Pétain, pronto a firmare l’armistizio con Hitler.

Rifiutando la resa, de Gaulle tornò a Londra il 17 giugno. Il giorno dopo, grazie al sostegno di Winston Churchill, ottenne di parlare alla BBC per rivolgersi direttamente ai francesi.

L’appello che fondò la Resistenza
Quel 18 giugno, de Gaulle pronunciò parole destinate a entrare nella storia. Pur privo di un grande seguito iniziale, pochi lo ascoltarono in diretta e la stampa francese ne riportò a malapena il testo, il suo messaggio segnò una svolta.

«La Francia non è sola!», ripeté tre volte con forza, invitando militari, tecnici e operai a unirsi a lui per continuare il combattimento accanto al Regno Unito e, un giorno, agli Stati Uniti.

Nei giorni successivi de Gaulle reiterò il suo appello. Nacque così la France Libre, la Francia Libera, una struttura di resistenza esterna sostenuta dagli Alleati. Migliaia di volontari si unirono alle Forces Françaises Libres, partecipando attivamente alla lotta contro il nazismo in Africa, nel Medio Oriente e in Europa.

Un’eredità ancora viva
L’appello del 18 giugno non fu registrato, ma è stato conservato in forma scritta e trascritto su vari quotidiani, con alcune variazioni rispetto al discorso effettivamente pronunciato. Da allora, ogni anno, la Francia ne celebra la memoria.

L’appuntamento di Nizza si inserisce in questa lunga tradizione. A distanza di 85 anni, le parole di de Gaulle continuano a risuonare come simbolo di speranza, coraggio e unità nazionale.

In un tempo in cui l’Europa è ancora attraversata da crisi e tensioni, il ricordo di quel gesto solitario e visionario acquista un valore ancor più profondo.

«Niente è perduto per la Francia» diceva de Gaulle nel 1940. Un messaggio che oggi, come allora, parla al cuore della nazione.










Beppe Tassone

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