La speleologia sta vivendo un calo di interesse, specialmente tra i giovani. Per contrastare questa tendenza, due associazioni specializzate hanno organizzato una giornata evento dedicata alla scoperta della speleologia, promettendo un viaggio tra esplorazione e avventura. La Maison du Parc national du Mercantour a Tende ospiterà, sabato 28 giugno, due importanti realtà del settore per una presentazione di tre documentari e un'esposizione.
L'attività speleologica nel territorio, con particolare attenzione al massiccio del Marguareis, sarà messa in luce e illustrata dall'Associazione Sportiva del Marguareis e delle Prealpi di Grasse (ASMPAG) e dal Centro Mediterraneo di Speleologia (CMS).
Un programma ricco di approfondimenti
Il pomeriggio si aprirà alle 14:30 con la proiezione di un documentario sulle prime scoperte speleologiche del massiccio, risalenti fino al 1952. Successivamente, alle 15:30, un filmato girato la scorsa estate da Romain Lamboglia, presidente dell'ASMPAG, esporrà le esplorazioni attuali e l'emozionante scoperta di una voragine nel massiccio, profonda 600 metri e dotata di 4 o 5 ingressi. La chiusura, prevista per le 16:30, sarà dedicata a un film-omaggio a Michel Siffre, figura leggendaria della speleologia scomparso l'anno scorso. Nel 1962, Siffre trascorse due mesi nel Pozzo di Scarasson, sempre nel Marguareis, senza riferimenti temporali, contribuendo in modo significativo allo studio dell'orologio biologico umano.
Una passione profonda per l'ignoto
Per Pierre Menu, tesoriere dell'ASMPAG, la speleologia è una passione che dura da "mezzo secolo ormai!", esclama. "Scandisce la mia vita. È scoperta, è avventura. Conosciamo la montagna più alta del mondo, ma il più profondo abisso del mondo non è ancora stato scoperto." Attualmente, il punto più profondo conosciuto si trova in Russia, raggiungendo i 2.197 metri di profondità.
La ricerca di nuove generazioni di speleologi
"Non si scende mai da soli," spiega Pierre. "Anche se, logicamente, se si è passati all'andata, si ripasserà al ritorno." Tuttavia, situazioni impreviste come l'innalzamento delle acque o la caduta di pietre possono rendere il ritorno difficoltoso. All'interno dei pozzi, la temperatura si mantiene intorno ai 2 gradi, percepiti come -10 a causa delle correnti d'aria. Si affrontano discese verticali anche di 250 metri, richiedendo equipaggiamento adeguato e una certa esperienza.
Purtroppo, la speleologia sta perdendo attrattiva in tutta Europa. "I giovani sono meno interessati," lamenta Pierre. "Si muovono senza focalizzarsi veramente su uno sport. Eppure, abbiamo bisogno di nuove leve," ribadisce. Ogni anno, ad agosto, l'associazione organizza un campo di quindici giorni nel massiccio del Marguareis, al quale partecipano anche speleologi italiani.
La speleologia va ben oltre il semplice sport. È innanzitutto una grande avventura che abbraccia discipline come la geologia, l'idrogeologia, la petrologia e la topografia sotterranea. Alcuni praticano la speleologia come semplici visitatori, altri desiderano scoprire ed esplorare un mondo sconosciuto, poiché "nel Marguareis ci sono ancora almeno 50 anni di esplorazioni da compiere per trovare altri abissi," conclude Pierre Menu.





