Cannes cambia rotta: dal 2026 via libera solo a crociere sostenibili.
La città francese, guidata dal sindaco David Lisnard, ha annunciato una stretta decisiva sugli scali dei grandi paquebot nella sua baia, con l’obiettivo di tutelare l’ambiente senza compromettere il turismo.
Nel nuovo contratto di concessione del Vieux-Port, assegnato alla società MVPC, è prevista la riduzione del 48% delle soste delle navi con oltre 3.000 passeggeri, che non potranno più essere presenti in più di una al giorno.
Gli scali saranno limitati a 34 nel 2026 e a 31 nel 2027, mentre verranno incentivati gli arrivi di imbarcazioni più piccole, moderne e a basso impatto ambientale.
La soglia massima di crocieristi giornalieri sarà fissata a 6.000, con l’obiettivo di scendere a 1.300 entro il 2030, favorendo solo navi “premium”.
Un aumento progressivo delle tariffe crocieristiche contribuirà a bilanciare l’equilibrio economico della concessione.
Nel 2019, Cannes aveva già avviato una rivoluzione ecologica con la “Charte Croisière”, che impone a tutte le compagnie l’uso di carburante a basso contenuto di zolfo e manovre rispettose degli habitat marini.
Ma la giurisdizione del Comune si ferma a 300 metri dalla costa: per questo Lisnard chiede da anni maggiori poteri ai sindaci per agire oltre la fascia costiera.
A conferma dell’impegno ambientale, è in fase di realizzazione una seconda Z.M.E.L. (Zona di Mouillage e Attrezzature Leggere) a sud dell’isola Sainte-Marguerite: 20 ormeggi ecologici saranno disponibili entro il 2027, pensati per proteggere i preziosi fondali a posidonia, una risorsa chiave per la biodiversità e l’ossigenazione delle acque.
L’ambiziosa politica ambientale di Cannes punta a un turismo marittimo più selettivo e rispettoso, capace di valorizzare un patrimonio naturale fragile e unico nel Mediterraneo.