Sulla Riviera francese, andare al mare non è semplice per tutti. Tra sassi scivolosi, onde insidiose e dislivelli sulla battigia, anche uscire dall’acqua può trasformarsi in un’impresa.
Per questo, ogni estate alcune città della Costa Azzurra si attrezzano per rendere le loro spiagge più accessibili, in particolare alle persone con mobilità ridotta.
La novità più diffusa? Le corde di appoggio installate in acqua, che permettono di guadagnare la riva con maggiore sicurezza.
Ancorate a pali ben fissati nella sabbia, queste corde sono talvolta zavorrate per rimanere in posizione, a disposizione di chiunque abbia bisogno di un aiuto in più.

Villeneuve-Loubet e Cagnes: esperienza e continuità
Villeneuve-Loubet è stata tra le prime a introdurre queste soluzioni. Dal 2014, le sue sette spiagge sono tutte dotate di corde, installate ogni anno tra fine maggio e inizio giugno e rimosse a settembre, prima delle mareggiate autunnali.
A Cagnes-sur-Mer, invece, sono quattro le spiagge che offrono questo servizio dalla scorsa primavera: l’Hippodrome, Le Grand Large, la spiaggia dell’Église du Cros e quella del Port (nota anche come Gougouline). «Le corde restano in acqua solo in estate – spiegano dal Comune – perché le onde invernali renderebbero impossibile mantenerle intatte tutto l’anno».
A Nizza, più spiagge accessibili e nuove installazioni a Carras
Anche Nizza si muove in direzione dell’inclusività. Dal 1° luglio al 31 agosto, sei delle spiagge cittadine saranno dotate di corde di uscita: Ponchettes, Beau-Rivage, Centenaire, Blue Beach, Sainte-Hélène e, da quest’anno, Carras. «L’obiettivo – dichiara il sindaco Christian Estrosi – è di estendere progressivamente il servizio a tutte le spiagge pubbliche, compatibilmente con la conformazione e l’accessibilità di ciascuna».
Le corde sono posizionate solo su lidi con presenza di un posto di soccorso e dove i mezzi comunali possono operare senza difficoltà.

Handiplage? Meglio “plage pour tous”
A Nizza, due spiagge sono ufficialmente attrezzate per accogliere persone con disabilità: il Centenaire e Carras.
Dotate di pedane in cemento per facilitare l’accesso in carrozzina, vengono chiamate “handiplages”, anche se il consigliere comunale Jacques Dejeandile preferisce un termine più inclusivo: «Meglio parlare di “spiagge per tutti”, perché sono pensate per chiunque abbia difficoltà, non solo per chi ha un handicap riconosciuto».
Tuttavia, non mancano le critiche. Una cittadina ha segnalato sui social che la spiaggia del Centenaire, visitata prima dell’apertura ufficiale, «non era davvero accessibile» e che la piccola piattaforma di cemento rifletteva troppo calore. Dal Comune precisano: «Tutti i servizi sono operativi solo a partire dall’apertura stagionale». La spiaggia del Centenaire è aperta fino al 14 settembre, quella di Carras fino al 31 agosto.
Personale dedicato, servizi e accesso libero
Su entrambe le spiagge, ogni giorno dalle 10,45 alle 18,15, almeno tre “handiplagistes” assistono le persone che desiderano fare il bagno in sicurezza. Per chi non necessita di accompagnamento, sono disponibili tappeti che permettono di entrare in acqua progressivamente. A completare l’offerta: spogliatoi, servizi igienici accessibili e grandi tende per creare zone d’ombra.
A differenza di altre località, come Antibes, dove serve una prenotazione e la presentazione del tesserino d’invalidità, a Nizza l’accesso è totalmente libero, senza obbligo di documentazione.
Inclusività concreta, ma il percorso continua
L’impegno delle località azzurre verso spiagge più accessibili è evidente, ma non esente da margini di miglioramento. Tra manutenzioni stagionali, esigenze logistiche e necessità di ascolto dei cittadini, l’inclusività passa anche per piccoli gesti concreti. Come una corda che ti aiuta a uscire dal mare.







