Ad Antibes è scattata un’emergenza sanitaria senza precedenti in Francia continentale: dal luglio 2025 la città è alle prese con un focolaio autoctono di chikungunya, il virus trasmesso dalla zanzara tigre.
Secondo i dati di Santé Publique France aggiornati al 23 settembre, sono stati registrati 103 casi ad Antibes, 140 nell’intero dipartimento delle Alpi Marittime e 312 in tutta la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Le autorità sanitarie – ARS PACA, Santé Publique France Paca-Corse e Prefettura delle Alpi Marittime – insieme al Comune di Antibes hanno messo in campo un piano straordinario per contenere l’epidemia e proteggere la popolazione.

Interventi sul territorio
Sono in corso indagini epidemiologiche porta a porta per individuare rapidamente nuovi casi, affiancate da studi entomologici e trattamenti di disinfestazione mirati nelle zone più colpite, come Saint-Claude e il cimitero Rabiac.
Un’operazione di disinfestazione su vasta scala è prevista nei prossimi giorni, con il supporto logistico del Comune.
Coinvolgimento dei medici
Ai medici di base, farmacisti e laboratori vengono trasmesse regolarmente linee guida per il riconoscimento e la gestione dei casi sospetti.
La rete di medici della CPTS Antipolis è stata mobilitata per rafforzare le visite e garantire diagnosi rapide. Il prossimo incontro di aggiornamento con i professionisti sanitari è fissato per il 25 settembre.
Informazione ai cittadini
La popolazione è stata avvisata tramite campagne informative, SMS mirati a 11.000 residenti e incontri con mediatori nei centri commerciali. Il 24 settembre alle 10 scatterà anche un messaggio di allerta FR-Alert indirizzato a tutti i telefoni presenti ad Antibes, con istruzioni per la protezione personale e i contatti sanitari da chiamare.
Prevenzione e raccomandazioni
Le autorità ricordano che ciascuno può contribuire a contenere la diffusione del virus:
- Protezione individuale: usare repellenti, indossare abiti ampi e coprenti, installare zanzariere, soprattutto per bambini e anziani.
- Attenzione ai sintomi: febbre alta, dolori articolari, mal di testa, eruzioni cutanee. In caso di sospetto, consultare subito un medico e limitare gli spostamenti per una settimana.
- Eliminazione delle acque stagnanti: svuotare regolarmente sottovasi, secchi e contenitori; coprire cisterne e riserve d’acqua.
Il messaggio è chiaro: solo una mobilitazione collettiva potrà fermare la diffusione del chikungunya ad Antibes.






