Organizzare la propria successione non è solo possibile, ma rappresenta spesso il modo più efficace per evitare conflitti familiari e garantire che i beni vengano trasmessi secondo le proprie volontà.
Cos’è un legato e chi può beneficiarne
Il legato è lo strumento con cui, attraverso testamento, si possono destinare i propri beni a persone o enti scelti liberamente. Ne esistono diverse tipologie:
- Legato universale: l’intero patrimonio va a un unico beneficiario.
- Legato a titolo universale: riguarda una quota definita, ad esempio un terzo dei beni.
- Legato particolare: si riferisce a beni specifici, come una casa, un terreno, una collezione o una somma di denaro.
Questa formula è particolarmente interessante per chi desidera sostenere associazioni o fondazioni: ad esempio, donare una seconda casa o un terreno a un ente ambientale, senza che questo debba pagare imposte.
Perché pensare alla trasmissione dei beni già da subito
Anticipare la pianificazione successoria consente di ridurre i costi a carico degli eredi e di evitare incomprensioni tra familiari.
Una scelta che può essere presa già intorno ai 50 anni o al momento dell’acquisto di beni importanti, come un immobile.
Un esempio concreto: in Francia è possibile donare fino a 100.000 euro a ciascun figlio ogni 15 anni senza imposte.
Un vantaggio non trascurabile, se si considera che i diritti di successione possono arrivare fino al 45% per gli eredi diretti.
Successione e tasse: quanto si paga?
La tassazione varia in base al grado di parentela:
- Figli: 100.000 euro esenti per ciascun genitore ogni 15 anni; oltre, aliquote dal 5% al 45%.
- Fratelli e sorelle: esenzione fino a 15.932 euro, poi tassazione al 35% fino a 24.430 euro e al 45% oltre questa soglia.
- Nipoti e parenti lontani: franchigia di 7.967 euro, con aliquote al 55%.
- Altri beneficiari: tassazione del 60% sin dal primo euro.
Cosa succede senza testamento
In assenza di disposizioni, la legge stabilisce la ripartizione: i figli hanno la precedenza grazie alla cosiddetta “riserva ereditaria”, mentre al coniuge superstite spetta un quarto della proprietà.
Senza testamento non è dunque possibile lasciare beni ad amici, associazioni o persone non comprese nella successione legale.
Rinunciare a un’eredità: quando conviene
Non sempre accettare un’eredità è la scelta migliore: se i debiti superano il valore dei beni, l’erede può rinunciare presentando apposita dichiarazione (modulo Cerfa n. 15828*05) entro quattro mesi al tribunale competente.





