Altre notizie - 12 ottobre 2025, 08:00

Magnan e Paillon, maxi pulizia per prevenire le piene

La Métropole Nice Côte d’Azur avvia interventi straordinari di manutenzione per limitare i rischi di esondazione: oltre 5.000 m³ di materiali rimossi, i ciottoli serviranno per le spiagge nel 2026

Paillon nella foto d'archivio

Paillon nella foto d'archivio

Rami, rocce e sedimenti vengono rimossi, le sponde ripulite: come ogni anno, la Métropole Nice Côte d’Azur interviene sui corsi d’acqua del suo territorio per evitare che, in caso di piogge intense, il Magnan e il Paillon straripino.

L’obiettivo è chiaro: facilitare lo scorrimento dell’acqua e ridurre al minimo i rischi di allagamento. Le operazioni comprendono il disboscamento delle rive, la rimozione degli ostacoli naturali e il prelievo dei depositi di ghiaia o sabbia che si accumulano sul fondo.



Interventi straordinari dopo le alluvioni del 2024
Il torrente Magnan, che costeggia il boulevard de la Madeleine a Nizza, viene sottoposto a manutenzione almeno due volte l’anno.

A metà settembre, però, è stato necessario un intervento più profondo tra i numeri civici 311 e 337, reso indispensabile dalle forti piogge e dalle inondazioni dell’ottobre 2024.

«L’operazione ha richiesto un’autorizzazione speciale dello Stato», precisa la Métropole, spiegando che sono stati rimossi circa 150 m³ di materiali depositati al di sopra del livello d’acqua.

Il Paillon “curato” fino a fine ottobre
Parallelamente, sono iniziati i lavori di pulizia del Paillon, tra il ponte des Abattoirs e il primo sbarramento a valle.

Qui gli interventi proseguiranno fino alla fine di ottobre, con la rimozione complessiva di oltre 5.000 m³ di sedimenti.

Una parte consistente del materiale estratto è costituita da ciottoli, che non andranno sprecati: saranno infatti riutilizzati per il ripascimento delle spiagge di Nizza all’inizio del 2026, come avviene ogni anno per contrastare l’erosione costiera.

Anche i privati devono fare la loro parte

La Métropole ricorda infine che la manutenzione dei corsi d’acqua non è unicamente di sua competenza: ogni proprietario di terreni confinanti con un fiume o torrente è tenuto per legge a mantenerne pulita la porzione fino a metà del letto.

Un impegno condiviso, dunque, per prevenire i rischi idrogeologici e garantire la sicurezza del territorio.


Beppe Tassone

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