Al via da oggi, lunedì 3 novembre 2025, un nuovo sistema di controllo della velocità sulle strade delle Alpes-Maritimes.
Tre auto-radar a guida esternalizzata entreranno in servizio per rafforzare la lotta contro l’eccesso di velocità, principale causa di incidenti mortali nel dipartimento (30% tra il 2021 e il 2024).
Dall’inizio del 2025 si sono già registrati 579 incidenti, con 37 morti e 738 feriti. Numeri che confermano l’urgenza di misure più incisive, a complemento delle campagne di prevenzione già avviate dallo Stato.
Un controllo discreto ma costante
I nuovi veicoli, totalmente anonimi e non segnalati, sono dotati di apparecchiature che rilevano automaticamente gli eccessi di velocità.
Quando un’infrazione viene commessa, un flash a infrarossi invisibile scatta la foto del veicolo, permettendo la multa automatica del conducente, indipendentemente dal tipo di mezzo (auto, camion, moto) e dal senso di marcia.
Le tre auto percorreranno 15.000 chilometri al mese, alternandosi su 44 itinerari ad alto rischio, per un totale di 2.495 km di rete stradale e autostradale. I percorsi e gli orari di controllo saranno aggiornati ogni mese, con attività sia di giorno che di notte, nei feriali e nei weekend.
Obiettivi: più tempo alle forze dell’ordine, meno incidenti
Il sistema nasce da una decisione del Comitato interministeriale per la sicurezza stradale (CISR) del 2015 e risponde a due priorità:
- Liberare le forze dell’ordine da compiti delegabili, concentrandole su controlli diretti come alcool e droga;
- Aumentare la presenza dei controlli di velocità, estendendone la durata e la copertura territoriale.
Un dispositivo in espansione in tutta la Francia
Dopo una prima sperimentazione in Normandia nel 2017, il sistema si è progressivamente esteso su tutto il territorio. Entro la fine del 2025, la flotta nazionale raggiungerà 300 auto-radar operative.
Con queste nuove misure, le autorità sperano di ridurre in modo significativo il numero di incidenti e di spingere gli automobilisti a rallentare, ricordando che la velocità resta la prima nemica della sicurezza stradale.






