Dove e come inserire il frontespizio sulla tesi di laurea? Il frontespizio della tesi di laurea è un elemento utile a incasellare il lavoro accademico in maniera chiara e professionale. Non a caso, contiene delle informazioni peculiari, tra cui il titolo della tesi, il nome dell'autore, il corso di laurea, il nome del relatore e altri dati aggiuntivi.
Pertanto, la funzione principale del frontespizio è quella di presentare in modo conciso l’argomento trattato fin dall'inizio del documento, fungendo da biglietto da visita del lavoro di ricerca. Ecco perché esistono diversi modelli di frontespizio per la tesi specifici per ciascun ateneo e programma didattico.
Per quanto riguarda dove e come inserire il frontespizio nella tesi di laurea, esso deve essere stampato su carta di buona qualità e può seguire modelli di frontespizio già disponibili presso le università. Alcune piattaforme come Tesissima, specializzate nel stampare tesi di laurea, offrono dei modelli di frontespizio già impostati, e attinenti a ciascun ateneo, così da semplificare il processo di creazione. Oltremodo assicurano che le informazioni siano incluse e formattate correttamente.
Differenza tra frontespizio e copertina: elementi e design
In genere, il frontespizio viene posizionato all'inizio del documento, in particolare nella prima pagina, ossia prima del sommario e dell'indice. A questo proposito, va fatta una distinzione tra frontespizio e la copertina, in quanto il primo riporta i dettagli specifici riguardo al contenuto della tesi, nonché dei dati inerenti al programma di studio, mentre la copertina ha un valore pressoché estetico e include elementi di grafica e di design personalizzati.
Per essere ancora più specifici, quali sono i riferimenti obbligatori che devono figurare nel frontespizio? Come già indicato, non deve mancare il logo dell'università, che deve essere ben visibile e posizionato nella parte superiore della pagina. Sotto il logo, va indicato il nome della facoltà di appartenenza, con un carattere in risalto.
Il titolo della tesi va scritto centrato mentre il nome del candidato e il numero di matricola vanno posizionati in modo tale da essere visibili all’istante. Infine, occorre indicare il nome del relatore e l'anno accademico in cui si svolge il percorso di studi.
Questi dettagli conferiscono formalità e completezza al frontespizio, rendendolo conforme alle aspettative accademiche. Un frontespizio ben strutturato è essenziale se si vuole presentare il proprio lavoro con spiccata professionalità.
Invece, la numerazione delle pagine dovrebbe iniziare dal frontespizio, anche se non viene visualizzata. Da lì, si prosegue con la sezione introduttiva e i capitoli successivi. Tuttavia, è consigliabile seguire le linee guida specifiche dell'ateneo per garantire che il formato e la struttura siano conformi agli standard richiesti.
Come impaginare correttamente il frontespizio
La creazione di un frontespizio professionale richiede attenzione ai dettagli. Come primo lavoro vanno definiti margini: si consiglia di utilizzare margini di almeno 2,5 cm su tutti i lati così da garantire un aspetto ordinato, pronto per la stampa.
Ciononostante, bisogna prestare attenzione alle spaziature tra gli elementi e mantenere una distanza equilibrata tra il titolo, il sottotitolo e l’autore. L’allineamento del testo deve essere uniforme, con un titolo ben centrato, il nome dell’autore posizionato in basso a destra o a sinistra, e le altre informazioni inserite come richiesto dalle linee guida.
Per le dimensioni dei caratteri, l’uso di un font leggibile preclude un titolo con una dimensione di 24-30 pt, mentre il nome dell’autore può essere di 16-20 pt. Il font non deve essere solo leggibile ma anche professionale e coerente con il resto del documento.
E per evitare gli errori comuni di formattazione prima di mandare in stampa vanno esaminati i dati affinché non manchino informazioni. Nomi propri e ai loghi spesso vengono inseriti sbagliati e se presentati inficiano la professionalità del lavoro. Perciò, va sempre una revisione finale prima della consegna soprattutto quando si abusa di programmi di IA come Chat GPT.
Template e strumenti per creare il frontespizio
Per facilitare la realizzazione del frontespizio, è possibile utilizzare diversi strumenti. Per esempio, Microsoft Word offre una gamma di modelli predefiniti, personalizzabili secondo le proprie esigenze. Se si vogliono ottenere dei risultati più professionali, LaTeX è un’ottima scelta per chi cerca maggiore flessibilità e precisione nella formattazione.
Per fortuna, molte università mettono a disposizione template specifici per i propri studenti, modelli che possono essere scaricati direttamente dal sito ufficiale dell’ateneo, oppure dai siti specializzati in stampa per le tesi di laurea come Tesissima.
Per individuare i template, basta visitare la sezione dedicata ai materiali didattici o alla biblioteca online del sito dell'università, comprensive di risorse utili e di istruzioni dettagliate. Utilizzare i template appropriati facilita il processo di creazione e conferisce personalità al lavoro.
Dove e come inserire il frontespizio sulla tesi di laurea triennale e magistrale
Le differenze tra il frontespizio della laurea triennale e quello della laurea magistrale sono significative e riflettono la diversa natura di questi due livelli di istruzione. Difatti, il frontespizio della laurea triennale include il titolo della tesi, il nome dell'autore, il corso di studi e la data di discussione. Vanta uno stile più semplice e diretto, rispecchiando la struttura basilare del percorso.
Al contrario, il frontespizio della laurea magistrale richiede ulteriori dettagli. Oltre agli elementi presenti nella triennale, è necessario specificare il nome della commissione di laurea, il relatore e, se presente, il correlatore. La figura del correlatore è di particolare importanza nella magistrale, poiché offre un ulteriore livello di supervisione e di supporto nella ricerca.
Di conseguenza, il layout e il design del frontespizio magistrale risultano più elaborati, anche se - come sempre - vanno seguite le linee guida tracciate dall’ateneo per garantire la corretta presentazione del documento.
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