Fashion - 25 dicembre 2025, 12:12

Il Natale visto da un poeta, Eros Pessina ci parla di ... noi

Siate sempre allegri, perché come diceva Sant'Agostino nelle sue Confessioni, "Nutre la mente solo ciò che la rallegra".

Il Natale visto da un poeta, Eros Pessina ci parla di ... noi

Eros Pessina,  scrittore poeta e cantautore nonché noto imprenditore e sportivo, allenatore di canottaggio al Circolo Nautico Posillipo di Napoli, ci parla dello spirito del Natale.

Cosa rappresenta oggi il Natale per uno scrittore laico come lei, ma formato nelle lezioni di teologia giovanili?

Il Natale è l'attesa dolce emozionante profonda di ciò che il nostro cuore può tradurre in sentimenti.  È la vittoria della positività sull'incertezza, della Vita e del vivere. Noi siamo in ogni istante appesi ad un filo invisibile al quale ci aggrappiamo. E l'estremità di quel filo è lassù nell'immensità delle galassie. Ed amo pensare che quell'estremita' sia ancorata al nulla e scivoli lentamente verso di noi. Ma noi viviamo talmente poco rispetto alla lunghezza di quel filo che non ci accorgiamo della sua precarietà relativa. Ecco, questo rappresenta la limitatezza e l'incertezza del vivere. Ci alziamo ogni mattina pensando che sarà sempre così ma così non sarà sempre. Ed ecco l'importanza di vivere ogni istante come un dono, con felicità, entusiasmo,  cercando di aiutare gli altri perché solo questo è importante in una società evoluta. Dobbiamo amare, dobbiamo evolverci, per potere un giorno staccare le mani da quel filo capendo che è esso che non ci lascerà mai nel nostro percorso terreno. 
Il Natale è amore e il mettere gli altri prima di noi.
Il Natale è semplicemente questo.

Lei ha avuto in questo anno un serio incidente in macchina, fortunatamente senza conseguenze inguaribili. Cosa le ha lasciato nell'anima?

Vede, a volte la Vita ci pone davanti dei bivi che ben delimitano la precarietà di noi stessi e di ciò che ci circonda. Posso parlare di questa mia esperienza come un messaggio di augurio a tutti affinché sappiano apprezzare ogni istante della vita che un Dio superiore ci ha donato. Noi siamo qui in funzione del bene che possiamo fare a chi ci circonda, del contributo intellettuale politico e culturale che possiamo portare alla società. Noi siamo un  nulla fuori dal mondo che ci circonda, ma siamo immensità indispensabile a quel mosaico del vivere collettivo. Un incidente riporta alla mente la precarietà del vivere, la limitatezza del tempo, la realtà misera che appare in contrasto coi sogni. E ci dona la benzina per continuare a trasformare i sogni in realtà. Questa cosa non deve mai mancare.
E soprattutto in questi momenti capisci di avere accanto le persone che ci tengono veramente a te. La Vita ci riserva mille esperienze e noi dobbiamo imparare da ciascuna di esse. Anche questo serve alla nostra evoluzione spirituale ed al nostro intimo desiderio di amare e di essere amati.

Lei ha appena scritto un libro insieme ad altri autori per parlare dei supereroi della vita di ogni giorno.  Mi pare sia attinente con questo discorso dell'aiutare gli altri a vivere in un mondo migliore....

Si, ciascuno di noi è un supereroe nella propria unicità creativa di un Dio che ci ha voluti. Il racconto del libro parla della mia esperienza di allenatore di canottaggio quando uscivo in barca con ragazzi ipovedenti. Ed in particolare delle emozioni che mi ha donato Alessandro, in grado di percepire con la sua sensibilità,  da vero supereroe, tutti i movimenti della barca, dell'acqua, delle pale, del vento sul suo viso nel risalire insieme la corrente del Po da Torino a Moncalieri. Emozioni che ho provato a descrivere.

Lei per hobby si occupa ancora di canottaggio? È uno sport che accresce come tutti gli sport anima e cuore?

Oggi non faccio più l'atleta master di canottaggio per l'impossibilità di allenarmi continuamente,  ma amo le uscite in barca sull'acqua del mare e svolgo la mia missione di allenatore al Circolo Nautico Posillipo di Napoli. È un luogo meraviglioso,  in una città che amo molto, con paesaggi e mare incantevole in tutte le sue sfaccettature.

Cosa augura a chi ci sta leggendo?

Auguro certamente un Natale che sappia aprire ed esprimere al meglio il cuore di ognuno ed un nuovo anno fatto di felicità.  Un anno da assaporare in ogni istante la Bellezza del vivere, da stringere forte quel filo che ci lega all'eternità. Ed inoltre Auguro il coraggio di lasciare quel filo per muoverci liberamente nell'amore della vita, assaporando la bellezza del sapere, pensando che da lassù qualcuno ci tiene legati con quel filo e non ci lascerà cadere mai, sino alla fine del mondo, del nostro mondo, della nostra Vita terrena qui fra miseria e gioia, sempre con il sorriso da regalare ad altri. Siate sempre allegri, perché come diceva Sant'Agostino nelle sue Confessioni, "Nutre la mente solo ciò che la rallegra". 

C.S.

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